Racconto
Arriviamo a Trani puntualmente alle 6, dopo aver dormito un paio d’ore (alcuni anche meno) nel tratto ferroviario Ancona-Trani. E’ presto e ne approfittiamo per una passeggiata al porto con la stupenda Cattedrale ed il Castello. La giornata si presenta serena ed un bel sole illumina la città . Le strade sono praticamente deserte: l’unico rumore lo facciamo noi con il nostro parlare e le ruote dei trolley che percorrono le sconnesse strade lastricate. Unico incontro con un cane randagio nero che ci seguirà fino alle 8. Facciamo colazione, ci godiamo l’ascesa del sole. Ludovica e Silvia fanno una passeggiata verso il molo scattando delle belle foto. Alle 8 ci presentiamo puntualmente all’appuntamento con Filippo (www.ciclomurgia.com) che ci consegna le bici, caschi, lucchetti, camere d’aria, pompa, ecc…; Marinella (www.ciclomurgia.com) offre il suo appartamento alle ragazze per cambiarsi mentre i maschi si adattano dentro il pulmino che trasportava le bici. Verso le 9, ascoltate le varie indicazioni di Filippo, partiamo in bici. Faccio prima un giro turistico per Trani con scatto della foto di gruppo+bici avanti la cattedrale, poi una tappa ad un alimentari per i panini del pranzo e partiamo. Dopo 2 km circa percorsi su una strada trafficata la traccia GPS fornitami da Filippo ci devia per strade di campagna…e così sarà fino a Castel del Monte. Ci aspettano circa 35 km con un dislivello di 500m ma dopo i primi 10 km iniziano alcuni cedimenti, specie quando si incontreranno strade sterrate e sconnesse. Alcune ragazze iniziano a scendere dalla bici per proseguire a piedi con espressioni sconvolte “Non ce la faccio più!”. Incoraggio con una certa decisione ma al contempo inizio a preoccuparmi seriamente, viste sia le difficoltà fisiche sia l’arrendevolezza di alcuni caratteri. Facciamo numerose soste. Verso le 13.30 decidiamo una tappa più lunga per il pranzo ma il cielo cambia, il sole viene oscurato da nuvole, inizia a far freddo e decidiamo di ripartire poco dopo. La seconda metà del viaggio sarà una “Via crucis”: la strada si fa sentiero, la salita aumenta, sempre più spesso pedaliamo su tratturi pietrosi, molto belli per chi sa goderseli ma faticosi per chi non ha confidenza con la bici. Con lunghi tratti fatti a piedi solo verso le 17,30 riusciamo ad arrivare a destinazione: gli ultimi km sono tutti sulla ciclovia delle Murge, un affascinante percorso su terra e ciottoli, su stradine contornate da muri in pietra, con salite anche impegnative specie negli ultimi 150m di dislivello. I più forti salgono subito al castello in bici, scattando orgogliosamente alcune foto. Gli altri raggiungono invece L’Altro Villaggio, il camping dove Filippo aveva montato le 6 tende da 3 posti ciascuna. Tutti si fanno la doccia, sfidando coraggiosamente le basse temperature pomeridiane; alcuni coraggiosi ragazzi riescono anche a farsi la doccia con l’acqua fredda a cause dell’impianto di riscaldamento dell’acqua dei bagni maschili temporaneamente guasto: beata gioventù! Personalmente, preferisco rinunciare alla doccia. Verso le 18 quasi tutti saliamo al castello (all’andata con l’ultima corsa del pullman navetta); facciamo una veloce visita (gratuita per le scolaresche) poi ritorniamo a piedi avventurandoci per un sentiero nel bosco, non segnalato, con il quale, seguendo il nostro senso dell’orientamento, riusciamo fortunatamente a ritrovare il camping (ma per un momento non nascondo il timore di esserci persi!). La temperatura è sempre bassa (sotto i 10°), anomala anche a detta delle persone del posto. Fortunatamente un’ottima ed abbondante cena, conclusasi con pasticcini e gelato, ci rimette in sesto: l’umore del gruppo è comunque buono. Poi “a letto” nelle freddissime tende!
|