Racconto
Consumata una ricchissima colazione nel terrazzo panoramico dell’hotel con vista mare, verso le 8,45 siamo pronti per la partenza. Ci aspetta l’ultimo giorno di viaggio e siamo quasi dispiaciuti. Si esce da Otranto con una leggera salita. Si percorre un tratto di “brutta” strada (per traffico veloce) poi ci reimmergiamo nella campagna. Il cielo è leggermente velato ed il caldo accettabile. Il nostro percorso ci fa fiancheggiare il lago di Alimini. Proseguiamo in mezzo alla campagna. Un tratto del percorso passa fra foreste di ulivi con un fondo pulito e ben tenuto. I più energici del gruppo non resistono per delle veloci pedalate fra ulivi secolari per poi riprendere la strada. E’ sotto uno dei tanti olivi che faremo una sosta per riposare e bere. Ritroviamo il mare a Torre dell’Orso; siamo a metà percorso. La voglia di fare il bagno è tanta, sia per il caldo che per la bella acqua. Ma freniamo l’istinto in quanto arrivati a Lecce dovremo poco dopo salire in treno senza possibilità di lavarci; inoltre non abbiamo molto tempo. Sono le 12; per il pranzo pensavo di cercare un alimentari per fare panini; ma alcuni propongono un pranzo di pesce. Invece di escludere l’idea telefono alla trattoria segnalata da Salento Bici Tour che sta a pochi km. Concordo con il gestore un semplice pranzo di pesce; si va dunque in trattoria per consumare degli ottimi antipasti misti di pesce che, per abbondanza, bastano per il pranzo! Ancora un po’ di relax nel bar vicino alla trattoria per consumare l’ultimo caffè Salentino e poi ripartiamo. Fa caldo ma andando in bici abbiamo sempre l’arietta di mare che rinfresca il nostro andare; la strada percorre diversi km lungo un mare con spiagge di sabbia e rocce stupendo! Oltretutto il clima è estivo ma il posto, che d’estate si riempie all’inverosimile, è quasi deserto! Ma dobbiamo procedere. Lasciamo il mare per pedalare in un’oasi protetta “Riserva Naturale Statale delle Cesine”; si viaggia quasi sempre in una strada ombreggiata. Usciti dall’oasi terminano alberi ed ombre. Fa molto caldo. Entriamo ad Acaya con l’atmosfera di “mezzogiorno di fuoco”, in questo paese caldissimo e deserto. Fortunatamente nella piazzetta dentro le mura c’è una fontanella d’acqua fresca con la quale ci dissetiamo e ci rinfreschiamo addosso.
Ripartiamo per gli ultimi 10 km, 5 dei quali per attraversare la periferia della città e raggiungere il deposito di Salento Bici Tour. Entriamo in via Russi scampanellando per la gioia di avercela fatta, tutti e senza problemi. Molti (non solo fra i partecipanti) erano increduli circa le possibilità del gruppo giovani, Ma, per esperienza, sono certo di poter contare sul loro maggiore punto di forza: l’età ! Sono diciottenni, nel pieno delle energie e, che facciano sport o meno, penso che possano pedalare senza troppa fatica per qualche ora al giorno!
Piergiorgio di Salento bici ci permette di utilizzare il bagno dell’ingresso del B&B per rifrescarci e cambiarci. Poco tempo per vedere Lecce, fare qualche spesa pasto; alle 20,20 il treno Intercity notte riparte alla volta di Ancona e, da qui, dopo un’ora di attesa per la coincidenza, arriveremo a Jesi verso le 4,30. Stanchi ma FELICI!
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