Racconto
Mercoledì 21 agosto 2002 è una giornata autunnale: cielo nuvoloso e, a partire dalle 10 circa, pioggia! Visitiamo la città, bella ma “deserta�, acquistiamo e scriviamo cartoline; Silvia e Simona passeranno una mezz’oretta a telefonarsi da due cabine distanti pochi metri tenendo la cornetta all’orecchio e urlando a squarciagola. Poi saliamo al borgo medioevale e visitiamo il castello. Sempre sotto la pioggia rientriamo in ostello dopo aver fatto spesa per il pranzo e mangiamo appoggiandoci alla sala-mensa. Dopo pranzo i giovani giocano a carte mentre gli adulti sorseggiano dell’ottimo e vario caffè preso al distributore automatico (si ricorda, in particolare, il caffè Catania, aromatizzato all’amaretto!). Poi che fare? sembra che la pioggia si stia calmando per cui copriamo tutti i bagagli con dei sacchi della spazzatura che Maria, previdente, si era portata da casa e ci copriamo con mantelle e k-way; durante questa fase preparatoria Maria, con la sua esperienza pluriennale di ciclista "4 stagioni", dispensa a tutti consigli tranquillizzanti: "State attento che con il bagnato le ruote scivolano ed i freni non funzionano!"; comunque si parte! Dopo circa mezz’ora comincia a piovere; proseguiamo ugualmente un po’, poi la pioggia comincia ad essere abbondante e persistente per cui ci fermiamo in aperta campagna sotto una pensilina della fermata di autobus (che, comunque, non passerà). Quando la pioggia si calma ripartiamo alla volta di Braunau; Simona percorrerà parte del tragitto addormentandosi sul cammellino. Non percorreremo la ciclabile che fiancheggia il fiume (dopo l’esperienza di Salisburgo…) ma la strada asfaltata…e, solita fortuna, questa passa proprio davanti l’ostello di Braunau! Verso le 18 ci fermiamo dunque in ostello dove ci asciugheremo ma soprattutto svuoteremo le borse: i sacchi della spazzatura hanno protetto dall’alto ma non avevamo pensato che l’acqua sarebbe entrata anche dal basso! per cui molti indumenti risulteranno bagnati.
Usciamo per la cena; raggiunto il centro di Braunau constatiamo che le trattorie sono tutte chiuse; fortunatamente ne troviamo una gestita da una coppia di greci dove mangeremo benissimo (grigliata mista con patatine fritte e insalata) spendendo poco. Ripercorriamo la tetra strada periferica che riporta all’ostello (unica esposizione riguarda un negozio di tombe) e si va a dormire.