Racconto
Oggi è giorno di sosta. Dedicheremo l’intera giornata alla visita di Norimberga. La mattina proviamo a cercare una visita guidata in italiano; ma tutte le guide sono impegnate! Dovremo dunque accontentarci di Gianni che si era portato una libretto su Norimberga; l’ascolto delle letture raggiungerà , nei momenti di picco, quasi il 20% di share! Visitiamo comunque le varie chiese, nella quali accendo regolarmente un cero (vedi giorno precedente); un gruppo abbastanza numeroso decide inoltre di visitare il museo del giocattolo, oggetto per il quale Norimberga è famosa; si tratta di una ricca esposizione su 4 piani: richiede almeno un’ora; paghiamo € 4 gli adulti e € 1,5 gli studenti, ovvero tutti i ragazzi. Il museo è interessante in quanto mostra l’evoluzione del giocattolo dalla fine 800 ai nostri giorni. Inoltre nel sottotetto c’è una stanza con tanti giochi in legno disponibili per i bambini; anche i nostri bambini (16-18 anni!) si trattengono a lungo divertendosi con semplici giocattoli.
Usciti ci fermiamo nella piazza del mercato; a mezzogiorno vediamo in funzione l’orologio della chiesa; passeggiamo fra le bancarelle assaggiando tutto ciò che ci viene offerto: biscotti bavaresi, frutta secca, salse, pane, ecc…Facciamo, ovviamente, anche qualche acquisto. Ci fermiamo in piazza anche per il pranzo: alcuni prenderanno panini con wurstel, altri si riforniranno da un bakerei ed i giovani, ahimé, pranzeranno al McDonald. Solo la povera Simona dovrà rinunciarci per le giuste obiezioni di sua madre!
E’ durante la sosta-pranzo nella piazza del mercato che il gruppo si distingue per un’azione umanitaria di ricongiungimento familiare; Paolo P. nota infatti un bambino giapponese stranamente solo; il gruppo giovani segue con curiosità i movimenti del bimbo e, dopo poco, capisce che si è perso; la notizia circola e si avvicinano anche gli adulti ed altre persone; poco dopo Gianni, che stava mangiando sui gradini della fontana, incrocia lo sguardo di una signora giapponese che si muoveva con atteggiamento apprensivo; Gianni, brillante come sempre, non esita “Kinder?” dice rivolgendosi alla signora; lei fa cenno di sì e Gianni, con decisione, l’accompagna da suo figlio! Grandi! Ringraziamenti? Riconoscimenti? Nessuno!
Proseguiamo la visita dividendoci in gruppi meno numerosi. Alle 17 chiudono tutti i musei. Io, Gianni ed Edoardo decidiamo di prendere le bici per un giro attorno alle mura ed al lago Wohrder see.
Dopo cena i ballerini propongono un’esibizione nella piazza del mercato! Ottimo il successo per il coinvolgimento di: una cinese (o giapponese? Comunque orientale) incinta – che dobbiamo dunque tenere saldamente per mano per evitare di farla abortire nel pavé della piazza; una signora che passava in bici, talmente contenta di ballare con noi da lasciare anche una generosa offerta di 50 centesimi nel bicchierino di plastica che, scherzosamente, avevamo lasciato in terra; 2-3 ragazze (o quasi) di passaggio.
Soddisfatti da tale partecipazione verso le 23 ci ritiriamo all’ostello. |