Castelplanio, Gubbio, Assisi, piana di Colfiorito, Valnerina, Preci, Norcia, Castelluccio |
Racconto
Questa è la giornata che più mi preoccupa. Conosco in minima parte le zone che attraverserò e mi farò guidare dal GPS (Garmin Edge 205 non cartografico); ho costruito l’itinerario con Google Maps utilizzando l’opzione “a piedi”; in questo modo si ha un itinerario breve, che evita strade di traffico, gallerie, ecc.; in realtà mi accorgerò, strada facendo, che alcuni tratti si possono percorrere solo a piedi (mulattiere, sentieri) o con una MTB (ma senza i bagagli!); fortunatamente sono tratti brevi che si possono evitare con piccole deviazioni.
Parto alle 6.40. La strada perugina è ancora poco trafficata. Superato Scritto seguo la deviazione Fratticiola Selvatica e mi trovo immerso nella campagna umbra in una stradina asfaltata e senza traffico. Superata Fratticiola perdo la traccia GPS (probabilmente manda per qualche sentiero) e la ritroverò a Pianello. Seguo per Petrignano e, verso le 9, sono ad Assisi; un breve giro al centro, veloce visita alla basilica di S.Francesco e riparto.
Sono costretto ad una deviazione per S.Maria degli Angeli alla ricerca di un ciclista; il copertone anteriore (Specialized bicolore) sta facendo la fine di quello posteriore (che ho già sostituito); nella congiunzione fra i due colori si forma una preoccupante crepa. Visto che dovrò attraversare tratti piuttosto “selvaggi” ne compro uno di scorta.
Superato Spello, proseguo per Scanzano; dovrò lasciare la traccia GPS che mi porterebbe a Pale via sentiero; salgo su una bella stradina fra gli olivi che si ricollega alla trafficatissima Foligno-Colfiorito; fortunatamente ne percorro solo pochi km per poi deviare per Casenove Serrone; da qui inizia l’attraversamento della parte più “selvaggia” del percorso. Trovo solo piccoli centri abitati … ma senza persone; sento solo abbaiare e, vista la mia paura per i cani, ne sono veramente preoccupato; unico provvedimento per l’emergenza è un sacchetto con alcuni biscotti del Mulino Bianco da “offrire” ad eventuali assalitori. A Croce di Cerchiano subisco una carica improvvisa di tre “bastardi”; scendo subito dalla bici e, fortunatamente, si allontanano.
Il tratto Cerchiano-Civitella è veramente isolato; si sale su una strada ripida che presto diventa bianca; si arriva a quota 1.000m ed il paesaggio è bello e suggestivo. Civitella è un gruppo di case con stalle e cani in ogni aia; la supero con molta circospezione.
Si sono fatte le 13.00 e comincio ad avere fame; ma i centri abitati (forse sarebbe meglio dire disabitati) non hanno bar né negozi. A Forcella, verso le 13.30 vedo una signora con bambino ed alla mia richiesta di bar-negozio, mi dice “Qui non ne trova: ma cosa le serviva?” – “Un panino”, rispondo; e lei “Se vuole ho un po’ di ciauscolo”; pur se complimentoso per natura, accetto; la signora mi prepara due fette di pane fresco con del ciauscolo: uno dei panini più graditi…della vita! Oltretutto a Forcella c’è una bella fontana!
Riparto rifocillato; la zona è veramente bella!
Sperata Rasenna perdo ancora la traccia GPS; fortunatamente passa un signore con fuoristrada che mi indirizza verso una strada bianca piuttosto dissestata; arrivo così a Mevale; da qui, con una bella discesa su asfalto, supero Chiusita e scendo il Valnerina; attraverso la statale per salire verso Preci e proseguo in direzione Norcia; verso le 15 passo a Campi e, visto che è presto, faccio una visita a Campi vecchio (castello di Campi) bel borgo ristrutturato situato a 800m slm.
Riprendo la strada per Norcia; supero un passo a 1.000m e alle 17 arrivo a destinazione.
Conto di dormire nell’ostello che, invece, è completo.
Con fortuna trovo un affittacamere al centro di Norcia; stranamente è libero in quanto è aperto solo da una settimana ed è ancora poco conosciuto; mi viene così offerta una camera matrimoniale con bagno molto elegante al prezzo (stracciato) di e 35 (compresa prima colazione).
Mi godo il riposo nella bella “suite”, due passi per Norcia e a dormire presto! |
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