Vienna, Bratislava, Mosonmagyaróvár, Györ, Tata, Esztergom, Budapest |
Racconto
Fatta una ricca colazione sulla terrazza panoramica dell’Hotel (4° piano) riusciamo a partire poco dopo le 8.30; ci aspetta un tratto lungo (abbiamo verificato che le distanze sono superiori a quanto preventivato) e con la presenza di qualche saliscendi.
Superata la zona industriale di Gyor entriamo nell’autentica campagna ungherese attraversando stradine secondarie senza traffico e qualche tratto di strada bianca abbastanza malandata; sempre seguendo la mappa della Esterbauer ci immettiamo in una strada con scarso traffico e attraversiamo Bana, dove facciamo rifornimento d’acqua ad una fontanella, poi Bà bolna; qui sarebbe stato interessante visitare il Castello Sizapary, dove ha sede il più antico maneggio di Ungheria (come recitano gli appunti scritti da Fabrizio) ma non ne abbiamo tempo; il procedere in 31 allunga necessariamente i tempi di percorrenza e ogni sosta (acqua, spesa, ecc…) si prolunga proporzionalmente. Per cui procedo. Verso le 12, dopo aver percorso oltre 40 km, attraversiamo Acs; il gruppo è stanco e provato dal caldo; propongo dunque una sosta per l’acquisto degli alimenti del pranzo e poi uno sforzo supplementare per raggiungere Komarom e pranzare sulle rive dei laghetti. Mancano 12 km che per la nostra media vuol dire 45 minuti di viaggio; in realtà ci impiegheremo circa un’ora in quanto un tratto del percorso è su una strada bianca con delle pozzanghere grandi e profonde; si possono raggirare su stretti spazi laterali; qualcuno prova ad attraversarle al centro incontrando una profondità di oltre 20 cm.
Poco prima di Komarom Carlo buca ma il grosso del gruppo procede alla volta del laghetto per la sosta pranzo.
Si tratta di laghetti non balenabili con delle panchine lungo i bordi. A noi bastano.
Komarom è una città che si sviluppa nelle due sponde del Danubio, fiume che delimita il confine fra due nazioni; quella della riva opposta, nominata Komarno, sta in Slovacchia.
In pochi facciamo un giro a Komarom senza però trovare nulla di interessante.
Ripartiamo verso le 15 alla volta di Tata; percorriamo una strada con medio traffico con auto che sfrecciano piuttosto veloci. Superato un piccolo colle verso le 17 siamo finalmente a Tata; cerchiamo l’albergo prenotato e per raggiungerlo passiamo su una bella ciclabile che fiancheggia il lago Oreg-to; prima di arrivare nell’hotel alcuni di non si fermano nel verde prato sulle rive del lago; in pochi facciamo il bagno; il posto è decisamente suggestivo ma l’acqua non è particolarmente invitante; la padrona dell’hotel ci dirà che il suo cane ci si bagna spesso ma lei no!
Verso le 18 il gruppo raggiunge gli altri in albergo* dove c’è una piccola piscina, la sauna e la possibilità di ricevere massaggi a basso costo.
Solo io mi fermo a godermi l’ora del tramonto sul lago.
Verso le 20 andiamo tutti a cena** in un ristorante prenotato tramite l’hotel a poche centinaia di metri.
Dopo cena, visto che il posto non offre niente da visitare e che per raggiungere il centro dovremmo percorrere la buia ciclabile lungolago, torniamo in albergo e facciamo qualche danza.
Verso le 23 tutti a letto.
* Hotel Pentalux
H-2890 Tata, BorĂłka u. 10.
Costo medio (diversificato per età ) del pernottamento + prima colazione: € 25,10
** Costo della cena € 10,26 |