Vienna, Bratislava, Mosonmagyaróvár, Györ, Tata, Esztergom, Budapest |
Racconto
Partiamo presto verso le 8.30 in quanto ci aspetta un lungo tratto finale per arrivare a Budapest: valutiamo oltre 80 km; ci aspettano anche strade normali ma, fortunatamente, oggi è festa nazionale e non ci saranno i camion.
Percorsa la statale 111 facciamo una sosta in piazza a Esztergom sia per farla visitare a chi la sera prima è rimasto in hotel sia per riparare per l’ennesima volta la foratura della bici di Luca.
Dopo un bel tratto di ciclabile lungo il Danubio riprendiamo la statale 111 per circa 15 km; il traffico è, fortunatamente, più ridotto di ieri. Breve sosta in una fontanella a Visegrad. Arrivati a Kisoroszi traghettiamo per continuare sull’isola Szentendrei Sziget. Il traghettatore è una persona poco cordiale e abbastanza diffidente; invano chiediamo uno sconto di gruppo e solo al momento di pagare ci toglie qualcosa (pagheremo comunque 12.000 fiorini, ovvero una media di € 1,49 a persona).
Attraversata parte dell’isola su una strada dritta e pianeggiante, verso le 12,45 giungiamo a Tahitòtfalu; propongo una breve sosta pranzo; i negozi sono chiusi ad eccezione di un piccolo bar e di una pasticceria. Alle 13,30 ripartiamo attraversando il ponte sul Danubio e riprendendo la statale 111; a partire da Leanyfalu iniza una ciclabile che ci accompagnerà fino a Budapest.
Verso le 15 siamo a Szentendfre, bella cittadina nella quale decidiamo di sostare un paio d’ore. Visitiamo la casa-museo della ceramista Margit Kovacs, passeggiamo per le colorate vie del centro e ci rifocilliamo in qualche bar.
Verso le 17 ripartiamo per percorrere gli ultimi 25 km che ci separano da Budapest.
In quest’ultimo tratto non seguo più la guida Esterbauer in quanto c’è un nuovo tratto di ciclabile ben segnalato.
Verso le 19 entriamo a Budapest; troviamo la lungofiume interrotta per lavori, quindi percorriamo parte della statale fino a riprendere la lungo fiume (sempre lato dx).
C’è decisamente aria di festa; tutto il lungo-fiume è transennato come zona-pedonale e percorriamo a fatica gli ultimi km zigzagando fra la massa di persone che passeggia; dobbiamo attraversare spesso anche le rotaie del tram e qui cadranno Simona e Mariella. Giunti faticosamente in prossimità del ponte che dovremmo attraversare per raggiungere l’ostello (abbiamo già percorso 85 km) troviamo con sorpresa che i ponti centrali sono tutti chiusi in quanto si stanno preparando i fuochi artificiali; la polizia è irremovibile: “Dovete tornare indietro al primo ponte, attraversarlo e seguire dalla parte opposta!”; Gianni fa notare che siamo in tanti, carichi, affaticati ma non ci viene permessa l’eccezione.
Dobbiamo tornare indietro ma lo faremo non ripassando fra la massa di persone bensì pedalando per strade interne: fortunatamente l’abile guida di Gianni – che ha un ottimo orientamento ed è un abilissimo lettore di mappe – supportato da Fabrizio – che conosce Budapest, con vari attraversamenti di strade e semafori dopo altri 10 km ci conduce all’ostello* (totale percorrenza giornaliera 95 km).
Abbastanza stanchi prendiamo possesso delle camere (ma solo dopo aver pagato anticipatamente il conto) per la doccia.
Alle 21 assistiamo allo spettacolo dei fuochi artificiali: veramente grandioso! Vengono sparati da vari punti in contemporanea (un colle ed alcuni ponti) e per 20 minuti è un fuoco continuo tanto che la limpida serata verrà offuscata da un denso fumo che puzza di zolfo.
Verso le 21,30 andiamo a cena in due gruppi distinti e la serata finisce così…quasi per tutti: i più giovani (?!?!), infatti, andranno in discoteca con la speranza, risultata poi vana, di approcciare qualche bella ungherese e rientreranno dopo le 2!
* City Hotel Pest
Raday utca 43
0036-20-443-2883
Budapest
Costo del pernottamento: € 11,36 |