Descrizione

Itinerario sconsigliato a chi soffre di vertigini o, perlomeno, si spaventa con tratti esposti. La prima parte della salita, oltre 1 ora, ci si arrampica utilizzando spesso anche le mani; non è comunque necessaria un attrezzatura tecnica. Il sentiero è ottimamente segnalato dal CAI, soprattutto nella parte di arrampicata e nel bosco; lo è un po' meno nei tratti aperti (sommità del monte) dove spesso si naviga a vista; in questi casi è utile seguire la traccia GPS. Ho visto questo sentiero nel sito www.pelorandom.it ed ho seguito la sua traccia. Nella discesa il percorso non sempre segue le indicazioni delle tabelle ed il finale scende lungo un fosso (nei periodi in cui non c'è acqua).

Descrizione: Alla periferia di Pioraco, direzione Sefro, si segue un'indicazione sulla sinistra che indica Monte Primo, sentiero 241. Poco dopo inizia l'arrampicata lunga un paio di km con oltrre 600 metri di dislivello; poi si prosegue nel bosco e, usciti da questo, si sale sul prato verso la sommità; al km 3,1 si è alla croce del monte (1300m slm); si prosegue scendendo nel versante opposto seguendo un sentiero pietroso; giunti alla tabella si prosegue sulla sx in direzione Montelago e al km 4,5, si piega a dx raggiungendo la fonte Meregna; da qui, invece di scendere si riprende in sentiero in direzione Monte Primo per raggiungere, al km 6,9, un bel punto panoramico; si ritorna un poco indietro per intercettare un sentiero segnalato che scende (seguendo inizialmente la direzione da cui saimo giunti); si segue la segnaletica fino al km 7,7 dove, poco prima di un segnavia, si entra dentro al fosso e si scende fino alla sua fine, dove si inserisce in una strada bianca; la discesa nel fosso presenta qualche passaggio più impegnativo per la presenza di salti (cascate quando c'è acqua). Arrivati alla strada asfaltata la si attraversa sempre seguendo le indicazioni del CAI che, seguendo il sentiero francescano Assisi-Loreto, fiancheggiando il fiune Scarsito. ci riporta a Pioraco.