Descrizione
Per il tradizionale cammino invernale del periodo natalizio scegliamo 4 tappe del cammino francescano Di qui passò Francesco. Per l’organizzazione mi affido al sito www.diquipassofrancesco.it. Si tratta di uno dei primi cammini francescani curato da Angela Secchiaroli che ha scritto anche una guida ed. Terra nuova ricca di informazioni e dettagli sul percorso. Il sito non contiene tracce GPS in quanto le frecce gialle e le descrizioni del libro sono sufficienti per orientarsi. In realtà ho scaricato delle tracce pubblicate da altri camminatori che si sono rivelate rispondenti al percorso, salvo qualche piccolo occasionale aggiornamento. Per cena e pernottamento ho fatto riferimento alla guida trovando ovunque una buona accoglienza, sia in termini di cortesia che di servizio e di prezzi.
Abbiamo incontrato fortunatamente 4 giornate soleggiate ma con temperature basse, fra i -3 e +3 gradi. Bello il percorso salve qualche tratto in cui si cammina su strade anche con un certo traffico.
Per dettagli tecnici e tracce GPS vedere in questo sito il programma del viaggio.
Prima tappa: da Spoleto a Macerino – 2 gennaio 2019
Lasciate le auto alla stazione ferroviaria di Spoleto, iniziamo il cammino attraversando la bella cittadina e con una breve visita al Duomo. Qualcuno approfitta anche per farsi preparare qualche panino in un alimentari. I primi km, come diceva anche la guida, si cammina lungo una strada che in alcuni tratti presenta anche un traffico sostenuto. Poi finalmente si prosegue per tranquille strade di campagna. Verso le 12,30 facciamo una sosta pranzo a Fogliano, sedendoci all’ingresso della chiesa approfittando del sole che stiepidisce la fredda giornata. La tappa sarà comunque breve perché coperto il sole si fa freddo e l’unica cosa possibile in questi casi è camminare. Arriviamo dunque a Macerino abbastanza presto, verso le 15. Veniamo accolti dalla gentilissima signora che gestisce la casa vacanza Arcus. Oltre a consegnarci le camere ci racconta del paese e della ricostruzione soprattutto dell’edificio che ospita le nostre camere. Le stanze sono calde e accoglienti. La cena, preparata dalla stessa signora, ci verrà servita nel ristorante adiacente alla piscina, fuori delle mura, facente parte del villaggio vacanza che viene aperto con il caldo. Dopo una buona cena, approfittiamo della grande sala ristorante per fare qualche danza prima di andare a dormire.
Seconda tappa: da Macerino a Collescipoli – 3 gennaio 2019
Decidiamo di partire entro le 8,30 in quanto il percorso odierno è piuttosto lungo. Ci muoviamo con il sole ma temperatura sotto lo 0. Dopo circa 8 km, percorsi fra strade di campagna e sentieri, giungiamo alla Romita di Cesi. Dei cartelli presenti all’ingresso chiedono di telefonare per entrare nell’eremo, ma ai numeri indicati non risponde nessuno. Il cancello è aperto e decidiamo di entrare. La struttura è grande e ben tenuta. Visitiamo la chiesetta, aperta. Siamo nel portico quando ci viene incontro un signore; si tratta di un volontario che, assieme ad altri ragazzi, è ospite di fra Bernardino con una ospitalità alla pari. Tutti collaborano per la sistemazione e gestione dell’eremo. Fra Bernardino è fuori e rientrerà mentre stiamo partendo. Alcuni del gruppo avranno il piacere di salutarlo. Ripartiamo verso le 12 con un cielo grigio dal quale sta scendendo una lieve neve. Proseguiamo il cammino scendendo lungo il sentiero. In un crocevia la traccia gps discorda dal segnavia (freccia gialla). Decidiamo di affidarci al segnavia e raggiungiamo Cesi seguendo un bel sentiero nel bosco. Sono le 13 e speriamo di trovare un negozio alimentari; purtroppo l’unico presente nel paese ha cessato definitivamente l’attività a fine 2018. Troviamo solo un bar dove coloro che non hanno da mangiare prenderanno un toast. Ripartiamo con un bel sole. Scesi in pianura attraversiamo la zona industriale di Terni, il tratto più brutto del cammino. Verso le 16 una strada in salita ci porta a Collescipoli. Si è alzato un vento freddo e raggiungiamo subito l’ostello Garibaldini che si trova lungo il corso del paese. Veniamo accolti con cortesia e i gestori ci offrono della sangria. I più del gruppo rimarranno in ostello chi per riposarsi chi per giocare a carte. Verso le 19,30 usciamo per andare a cena nella trattoria/pizzeria prenotata; prima però passiamo a visitare il presepe del signor Franco segnalatoci dal gestore dell’ostello. In realtà tutta la casa è particolare: ogni stanza è addobbata con migliaia di lampadine. Ci viene anche offerto un mini rinfresco. Visitiamo e facciamo due chiacchiere con Franco, artefice del tutto. Ci trasferiamo infine al ristorante per una ricca cena “del pellegrino”.
Terza tappa: da Collescipoli a Stroncone – 4 gennaio 2019
Facciamo la colazione alle 8 al bar del paese. Partiamo con il solito clima: cielo soleggiato e basse temperature. Camminiamo lungo belle strade di campagna. Ad un certo punto dobbiamo guadare un corso d’acqua; senza esitare ci togliamo scarpe e calzetti e con i pantaloni alzati attraversiamo la fredda acqua. Dopo qualche km seguiamo una deviazione che porta al sacro speco di Narni; lo si raggiunge camminando per un ripido sentiero ma la fatica merita; bello il convento, per la parte che possiamo visitare, panoramico il contesto. Il cielo si è annuvolato e fa molto freddo; per mangiare approfittiamo di una stanza aperta; non c’è nessuno cui chiedere il permesso ma siamo comunque attenti a lasciare la stanza come l’abbiamo trovata, senza sporcare. Per il ritorno alcuni preferiscono evitare il sentiero dell’andata, un po’ scivoloso e scendono per la strada allungando di pochi km. Continuiamo il cammino con un cielo soleggiato; incontreremo altri guadi ma tutti superabili saltando sulle pietre. La lunga tappa odierna termina a Stroncone dove arriviamo verso le 17, stanchi e infreddoliti. Fortunatamente l’hotel prenotato, La porta nel tempo, è molto accogliente e ha delle belle camere. Alcuni visiteranno Stroncone, sicuramente bello e particolare per l’intreccio di stretti vicoli con tante scale. Cena nel ristorante adiacente l’hotel dove il menù del pellegrino prevede ottime e abbondanti pietanze. Dopo cena andiamo a sentire un concerto natalizio della banda locale.
Quarta tappa: da Stroncone a Greccio – 5 gennaio 2019
Ultima tappa, relativamente breve. Dopo una ricca colazione con i dolci fatti in casa dalla signora che gestisce l’hotel ci incamminiamo attraversando Stroncone con una fredda mattinata. Per fortuna il sentiero parte subito in salita e possiamo riscaldarci. Salendo per qualche km, un po’ su sentiero è un po’ su strada raggiungiamo I Prati, un altipiano fra Stroncone e Greccio. Apprezziamo questa zona che offre scorci montani gradevoli. Inizia poi la discesa su sentiero che ci porterà al Santuario di Greccio; si tratta di un luogo di culto molto frequentato e visitiamo il santuario e la mostra dei presepi in fila con tanta gente. Per pranzo ci trasferiamo a Greccio, che dista circa 3 km. Anche a Greccio troviamo molti turisti. Il cielo è nuvoloso, si è fatto freddo; fortunatamente per il pranzo possiamo ripararci nella tensostruttura che la Pro Loco ha montato nella piazza. Approfittiamo anche degli stand per mangiare e bere qualcosa di caldo. Un breve giro del paese e poi alle 15,35 ripartiamo senza riuscire a vedere la befana che con una cavo metallico scende dal campanile fino alla piazza. Ma abbiamo il treno e la stazione dista circa 6 km. Nella deserta stazione ferroviaria di Greccio termina il nostro cammino. Cambiando due treni torniamo a Spoleto dove abbiamo lasciato le auto. Saluti, baci e abbracci a testimonianza delle belle 4 giornate passate insieme.
Le foto del link sono di Stefania.
Foto mie
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