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vedi foto
Il Cammino del Duca (n. 72)
Urbino, Fermignano, Furlo, Cagli, Frontone, Fonte Avellana, Scheggia, Gubbio
Località
Regione
Lunghezza:
km
100
Dislivello (salita):
m:
3580
- h 40:0
difficoltà

medio
tipologia


Urbino

Gubbio

Percorso il giorno
03-10-2024
vedi foto

Descrizione

 



Premessa

Abbiamo scelto questo cammino, trovato per caso nel web (https://www.caimontefeltro.it/cammini/cammino-del-duca) perché ci piaceva la zona, non troppo lontana da casa; la lunghezza era giusta per 5 giorni, tempo da noi previsto per un cammino; infine congiunge due bellissimi borghi italiani: Urbino e Gubbio.

Il Cammino del Duca coincide per quasi 3 tappe con il più famoso e documentato Cammino dei Cappuccini; nelle prime tre tappe abbiamo utilizzato le credenziali di questo anche per alloggiare nelle strutture convenzionate.

Il Cammino dei Cappuccini è comunque molto bello e ci siamo riproposti di farlo tutto, facendo magari le tappe vicino casa in giornata e concludendolo il prossimo anno.

Tutto sommato il Cammino del Duca si è rivelata un’ottima scelta.



 



Mappa del cammino





 



Segnaletica

Ho scaricato le tracce gps; nella prima giornata il sentiero è poco segnalato; uscire da Urbino risulta difficile anche con il gps. Nelle ultime è invece ben segnalato. Per le intermedie conviene fare riferimento al Cammino dei Cappuccini che invece è ottimamente segnalato.



 



Strutture

Ho fatto riferimento al Cammino dei Cappuccini per le tappe in comune.



 



Note tecniche

Vedere programma preventivo del viaggio contenente anche tracce gps.



 



Resoconto



 



Prima tappa: da Urbino a Furlo

Domenica 29 settembre 2024


Iniziamo il cammino da un parcheggio libero di Urbino, nel quale lasciamo l’auto; attraversiamo il bel centro e iniziamo il cammino; la traccia gps fa attraversare il moderno collegio universitario e non sempre si capisce bene dove si deve passare. Ma finalmente ci si addentra nella bella campagna, apprezzabile anche per la bella giornata. Il cammino passa per la chiesetta di San Giovanni Battista in Crocicchia, dove vive un religioso.

Verso le 12,15 attraversiamo Fermignano e ci fermiamo in piazza per mangiare i panini portati da casa.

Si riparte salendo verso il monte Bregno con bellissimi scorci panoramici, gli ultimi dei quali sulla gola del Furlo.

Raggiungiamo la meta verso le 17 e andiamo nell’hotel prenotato Antico Furlo che, scopriremo, è ahimè famoso in quanto ha ospitato Mussolini in una camera che ora è diventata storica e meta di passaggio per nostalgici del vecchio regime fascista.

Ceniamo alla Trattoria Cent’Omne che prepara delle pinse.

La notte fa freddo, anche per la vicinanza del fiume.





 



Seconda tappa: da Furlo a Cagli

Lunedì 30 settembre 2024


Questa tappa coincide con quella del Cammino dei Cappuccini; questo è ottimamente segnalato e si può quasi fare a meno del gps.

Innanzitutto torniamo da Cent’Omne per acquistare dei panini per pranzo.

Superato il fiume si inizia a salire. Il paesaggio si fa sempre più bello, con tanto verde di prati e boschi.

Ci si allontana dalla gola e dal fiume. Poco prima della metà, la traccia fa una piccola deviazione che porta al Santuario Maria delle Stelle. La chiesa è chiusa ma la struttura è molto bella, frutto di un evidente restauro.

È mezzogiorno e approfittiamo di una piccola area attrezzata con tavoli e panche vicino al Santuario per mangiare i panini. C’è un bel sole e ce lo godiamo durante la sosta.

Si riparte e il percorso continua a salire fino a 600 metri per poi ridiscendere e con qualche saliscendi collinari arrivare a Cagli.

La giornata è stata calda; siamo assetati e facciamo una sosta al bar della piazza di Cagli.

Infine saliamo al convento dei Cappuccini che dista circa 1 km dal centro. Qui abbiamo prenotato la mezza pensione; non ci sono più i frati ma un’associazione gestisce la struttura come ostello.

Patrizia, la signora che gestisce, è molto gentile e cordiale.

Verrà servita un’ottima cena.

Alcuni di noi parteciperanno anche alla messa che verrà celebrata alle ore 21 da un frate cappuccino per un gruppo di devoti a Padre Pio; questo gruppo si ritrova qui dai Cappuccini il primo lunedì di ogni mese.





 



Terza tappa: da Cagli a Fonte Avellana

Martedì 1 ottobre 2024


Iniziamo con una buona colazione preparata nel convento.

Anche in questa tappa il percorso è molto bello; il mattino è prevalentemente collinare e di campagna.

Si passa per Paravento, frazione che ha ricordi legati alla guerra partigiana; vari cartelli narrano di una particolare battaglia (qui la documentazione).

Verso le 12,45 siamo a Frontone e compriamo delle focacce con mortadella nell’alimentari del borgo.

Preso il caffè al bar (che lusso!) si riparte; il tratto restante è di circa 7 km; si sale fino a 800m slm e in modo piuttosto ripido; in alto si scorgono paesaggi e panorami bellissimi verso il monte Catria.

Si cammina un po’ in quota e infine si scende verso il monastero di Fonte Avellana, una grandiosa e bellissima struttura. Veniamo accolti da padre Gianni (Giacomelli) che ci assegna il locale della foresteria, con alcune stanze con letti a castello ed una piccola cucina non adatta a cucinare.

Prendiamo posto nelle fredde camere tentando una doccia ma non c’è ancora acqua calda. Alle 17 padre Gianni ci fa fare un’interessante visita guidata al monastero.

Torniamo per fare le docce (l’acqua è diventata tiepida). Alle 19,30 facciamo cena nel bellissimo refettorio del monastero e poi ci ritiriamo nella foresteria dove, con delle coperte addosso ed una tisana (molto) calda, giochiamo a carte.





 



Quarta tappa: da Fonte Avellana a Scheggia

Mercoledì 2 ottobre 2024


Colazione al refettorio del monastero e poi si parte.

In questa tappa ho fatto un miscuglio fra cammino dei Cappuccini e del Duca, rubando da quest’ultimo un tratto a favore del Cammino dei Cappuccini che fa una traversata montana più impegnativa ma più bella.

Verso le 12 siamo ad Isola Fossara; andiamo a pranzare al Fronte del parco, un ostello aperto da un paio d’anni dove si possono consumare panini o, come abbiamo preferito noi, un piatto di pasta con i funghi (nel nostro caso). Durante il pranzo ci viene mostrato un video che racconta il rito dell’albero del maggio per festeggiare Sant’Antonio. Su Youtube ho trovato questo video che racconta la particolare tradizione.

Dopo pranzo percorriamo il Cammino che per qualche km passa sotto il Corno del Catria e poi si inserisce nella strada che viene percorsa per 5 km fino a Scheggia.

Pernottiamo al b&b Monte Cucco, 500 m fuori del paese; un appartamento seminuovo curato con precisione dalla signora Ingrid: molto bello!

Ceniamo in un’hamburgheria di Scheggia: La cantina di Pasquale.

Terminiamo la serata giocando a carte e pensando con preoccupazione all’ultima tappa, viste le previsioni meteo che prevedono molta pioggia.





 



Quinta tappa: da Scheggia a Gubbio

Giovedì 3 ottobre 2024


Consumiamo un’ottima colazione preparata dalla sig.ra Ingrid.

La notte è piovuto molto ed ora sta piovendo leggermente.

Siamo incerti sul da farsi; non esistono servizi pullman utili a noi; per il percorso conviene fare il sentiero del Cammino o la strada asfaltata, più breve e veloce?

Decidiamo di iniziare seguendo il Cammino del Duca, in questa tappa ben segnalato. La strada, prima asfaltata poi bianca, diventa di terra e pietra e piuttosto scivolosa; piove poco ma la notte è caduta molta acqua! Verso le 12 il Cammino passa vicino alla strada asfaltata; decidiamo comunque di seguire il Cammino per intero; inizia a piovere molto ma nel bosco si cammina abbastanza riparati; il Cammino si conclude con il bellissimo e suggestivo sentiero dell’acquedotto che si conclude con una spettacolare vista di Gubbio dall’alto; raggirate le mura della città entriamo dalla porta dove passa la strada che conduce a Sant’Ubaldo; continua a piovere molto e a fatica troviamo una persona che ci faccia una foto davanti al Palazzo dei Consoli.

Mangiamo poi la tipica torta al testo per poi prendere il primo pullman che ci porta alla stazione di Fossato di Vico e, da qui, il treno fino a casa.