Riflessioni di viaggio
Strada romantica - Germania 2003
DELLA GERMANIA RICORDEREMO ……- MARIA
“L’O_STELLIERE” - GIANNI
RIFLESSIONI - CRISTIANA
RIFLESSIONI - MANUELA
RIFLESSIONI – SARA ED ELISABETTA
RIFLESSIONI - PATRIZIA
Della Germania ricorderemo ……-
Maria
I COLORI il verde del primo giorno, l’azzurro del cielo di Rottenburg,
i pastelli delle case, la luce dell’ultima sera sulla strada del
ritorno …
I SUONI , o meglio, il silenzio di quasi tutto il percorso … interrotto
da qualche “fra Martino” a canone venuto fuori per la disperazione,
e il chiacchierio delle ragazze che si accendeva (automatico!!) non appena
smettevano di pedalare!
GLI ODORI ..beh, quello, costante, forse è meglio dimenticarlo!
“il profumo” delle stalle ritornava in ogni tratto, a sorpresa
….
I SAPORI conosciuti che si mescolavano a quelli nuovi: lo yogurt con l’insalata,
il dolce nella carne, il piccante nei wurstel …., ma quelle torte
solo assaggiate erano davvero un sogno per golosi!
LA STRADA che ci guidava, puntuale e fedele, per un itinerario che sembrava
fatto apposta per noi … fino ad una porta che apriva alle città
come uno scrigno
LA FATICA che si misurava con le esclamazioni davanti ad ogni nuova salita
…
UNA FILA DI BICICLETTE che univano una vacanza, una strada, un silenzio,
un’amicizia …
(indice)
“L’O_STELLIERE” -
Gianni
Reduce dal secondo raduno cicloturistico internazionale (21 italiani,
un Gallese, Gimmy ed una tedesca, Barbara) mi sento ormai un esperto giudice
di ripari per la notte, al pari della guida Rossa del Touring o quella
Verde della Michelin, nonostante qualche momento di panico, percepito
a Schongau e ad Augsburg, dove non tutti avevano un tetto sulla testa!
Mi sono sbizzarrito quindi a redigere una piccola classifica, sia degli
Ostelli che degli Alberghi, con qualche rimpianto per l’ospitalità
- di certo cordiale e confortevole – che avremmo potuto trovare
in qualche Zimmer Frei.
LOCALITA’ OSTELLO/PENSIONE PREZZO VOTO
FUSSEN DJH (DeutscheJungenHeberge) 14 ***
SCHONGAU NEGELE HOTEL 25 ***
LANDSBERG VILA HOTEL 22 ***
AUGSBURG DJH 14 *
DONAUWURTH DJH 14 *****
NORDLINGEN SWANTZ PENSION? 21 **
DINKELSBUL DJH Un doveroso cenno, nonostante fosse chiuso n.c.
FEUCHTWANGEN DJH 14 ****
ROTENBURG DJH 16 **
INNSBRUCK OJH 16 **
Emanuela che ha annotato ogni cosa, senz’altro potrà rettificare
le località, i nomi esatti degli alberghi e i prezzi al centesimo!
Ma le conclusioni che si possono trarre non dovrebbero discostarsi di
molto.
Mentre i ragazzi – un po’ più esigenti degli adulti
– ma che comunque hanno ugualmente dimostrato di sapersi adattare,
potranno aggiungere o togliere qualche STELLA alla graduatoria!
Io personalmente ho preferito, sia questo che lo scorso anno, la soluzione
‘ostello’ (DJH).
In primo luogo per l’atmosfera che ho respirato (forse peccando
un po’ di nostalgia di gioventù!) ma soprattutto per la cordialità
che ci ha dimostrato l’indimenticabile Sofia Padoan e la sua collaboratrice
Cecil, dell’ostello di Feuchtwangen.
In secondo luogo perché gli ostelli si avvicinavano di più
allo stile di vacanza che avevamo scelto, fatto di tanti ingredienti che
insieme l’hanno resa entusiasmante:
un po’ di incertezza,
tanta avventura,
qualche faticata,
il caldo,
sudore,
gioia
l’attrezzatura non sempre perfetta,
…il timore di un’acquazzone incombente,
ma soprattutto il dispiacere, all’arrivo, di dover ritornare indietro.
Ma, al bando i sentimentalismi! Dobbiamo guardare avanti!
E viste le difficoltà che Paolo U. ha avuto nella prenotazione
e scoperto il Bayern Ticket, fisserei alcuni punti per strategie future:
1. Innanzitutto una partenza ed un rientro infrasettimanale, evitando
il caos dei week end/ferragosto compreso;
2. Rientro in treno max di venerdì;
3. Privilegiare gli ostelli, soprattutto di provincia, più intimi
e confortevoli, oltrechè economici;
4. Cene in piccole gasthof di paese, garni o brau garten (beer garden);
5. Non pernottare mai in grandi città (Salzburg, Innsbruck, Augsburg…
docet);
6. Tours culturali diurni, anche durante la pausa pranzo, compatibilmente
con la tabella di marcia.
Alla prossima avventura, allora, in Olanda. Oppure in Danimarca? ..Francia?…Ungheria?
non lo so, ma senz’altro da qualche parte in bicicletta.
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Riflessioni - Cristiana
Bella la vacanza in bicicletta...belle le salite e sopratutto le discese...bello
pedalare....chiacchierare..ridere... cercare ostelli, ristoranti( e ordinare
pasti sconosciuti!!)...guardare il contachilometri..incoraggiare chi non
ce la fa più (o farsi incoraggiare)..stupirsi ogni giorno per avercela
fatta..addormentarsi, stanchi, in profumate lenzuola...
Soddisfatta? direi proprio di SI !!!!!!!!!
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Riflessioni - Manuela
Viaggiare in bici consente di conservare la "dimensione umana"
della vacanza.
Non più trasferimenti veloci, quasi immediati, ma lenti, dipendenti
esclusivamente dall'allenamento (o caparbietà) della persona, dalla
pendenza della strada e dal . caldo!
Non più tappe esclusivamente "cittadine" quasi che la
campagna o il piccolo paesino non abbiano statura per essere considerati
degni di attenzione.
Non più contatti umani "affollati" dalla densità
dei turisti nelle città storico-culturali ma anche occasionali
incontri con persone di tutti i generi: dal lavoratore agricolo che acconsente
a farti raccogliere direttamente i lamponi dal suo campo, al figlio di
immigrati italiani che ricorda un po' della lingua parlata dai suoi genitori
quando era bambino e che, ad ascoltare il "chiasso" festoso
del gruppo, si sente come a casa e si avvicina per comunicare anche se
stentatamente, fino al piccolo negoziante che, dopo averti fatto dire
con fatica la prima frase stentata e distorta, ti risponde: -Parli pure
italiano che lo capisco!-.
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Riflessioni – Sara ed Elisabetta
Il giro in bici in Germania,...non ci sono parole x definirlo!!!!!
Questa vacanza è stata e sarà un'esperienza indimenticabile,
tutti ci siamo divertiti e la compagnia è stata ottima. I MOMENTI
CHE NON DIMENTICHEREMO?!...
• Le grandi salitone,
• I fantastici ostelli,
• Dopo tanta fatica...il piacere di tuffarsi in qualche sperato
lago
• Le abbondanti cene
• Le ore piccole di noi "grandi"...
e infine....ma sopprattutto...
I RAGAZZI TEDESCHI!!!!
A parte tutto, questo viaggio è stato anche un modo per svagarci
e fare qualcosa di nuovo!
Ringraziamo il nostro organizzatore non che il più noto cicloturista....Paolo
Urbani....per averci fatto sperare di essere in grado di affrontare il
prossimo giro.."D'Italia"!!!!
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Riflessioni - Patrizia
L'esperienza di "viaggiare" in bicicletta mi ha fatto sentire
"alla pari" con i luoghi che ho attraversato, direi "una
di loro", mi sono sentita un po' nuda, indifesa, contrariamente a
come ti fa sentire muoverti "protetta" (?) dalla macchina, ma
sicuramente più aperta agli altri, e credo che anche i luoghi e
le persone che ti accolgono provino la stessa cosa dopo aver superato
con un sorriso la sensazione di trovarsi di fronte a qualcuno un po' matto!
Sicuramente si fa stupendo, direi, si riscopre il rapporto con la natura,
il cielo, la pioggia, l'erba, la terra e gli odori che senti anche se
di sterco di mucca.
L'importante è non sfidarla, ma fidarsi di lei, e con umiltà
ammettere che siamo ignoranti e non conosciamo il mondo di cui facciamo
parte.
È un allenamento non sono fisico, ma soprattutto mentale a saper
accettare la fatica, senza fare la lagna e ridere insieme di quel sentirsi
"cotti": insomma è da provare!
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