Quattro giorni nella laguna veneta (n. 24)
Padova, Chioggia, Pellestrina, Jesolo, Treviso
periodo del viaggio |
durata (giorni) |
da |
a |
km |
|
Racconto
Oggi ci aspettano 3 traghetti in quanto il programma prevede l’attraversamento di alcune isole della laguna; purtroppo è annunciato uno sciopero dei traghetti e solo alcuni sevizi saranno assicurati. Per cui decidiamo di partire presto, imbarcandoci da Chioggia alle 7.30. Sbarcati a Pellestrina raggiungiamo in breve la piazzetta del paese rimanendo subito affascinati dalla bellezza del posto e dalla tranquillità; pochissime auto disturbano la quiete mattutina. Ci diamo un’ora di libertà; alcuni si fermeranno in paese, altri percorreremo il sentiero dei Murazzi, che conduce a Ca Roman, nell’estremità sud dell’isola. Arrivati vicino al camping entriamo in un bosco con un reticolo di sentieri che conducono in spiagge libere e deserte, decisamente affascinati! Il mare è bello e io e Enzo non resistiamo ad un breve tuffo nelle fresche acque dell’Adriatico.
Ricompattato il gruppo, ripartiamo; breve sosta per spese pranzo alla COOP. Attraversiamo poi tutta l’isola seguendo il percorso ciclabile segnalato (Ciclovia dele isole di Venezia E5). Alle 11,30 ci imbarchiamo nelle ferry boat che, in pochi minuti, ci porta all’isola di Lido. Ci trasferiamo a punta Alberoni; evitiamo la spiaggia attrezzata per entrare nel parco, anche se l’ingresso delle bici è reso difficoltoso per la presenta di strettoie artificiali. Fa molto caldo e decidiamo di accamparci nel sentiero del bosco; da qui, a piedi, si supera una recinzione che, attraverso un reticolo di sentieri, porta al mare. Un bel bagno (quasi tutti) poi pranzo e relax nel boschetto.
Verso le 14,30 ripartiamo percorrendo l’isola di Lido; arrivati a Lido di Venezia facciamo sosta con foto davanti al prestigioso hotel Excelsior, poi breve tappa in un bar e trasferimento al porto. Sono da poco passate le 16 e veniamo a sapere che, a causa dello sciopero, l’unico traghetto per punta Sabbioni – nostra meta – è alle 17,30; in questo non sarà garantito l’accesso a tutte le 11 bici. Preoccupati decidiamo di aspettare nella stazione portuale per poter così entrare con i primi passeggeri. Fortunatamente la nave traghetto è grande e, anche se c’è molta folla, riusciamo a salire con tutte le bici!
Da punta Sabbioni partiamo alla volta del lido di Jesolo: Gianni e Maria ci propongono una deviazione per Lio Piccolo, una località isolata nel mezzo della laguna: il posto è veramente bello e suggestivo: una piccola strada con rare auto attraversa la laguna, popolata da una varietà di fauna; l’ora è decisamente favorevole, in quanto non fa più molto caldo. Soste frequenti per foto. A Lio piccolo saliamo il campanile per vedere la laguna dall’alto. Io Enzo e Paolo decidiamo inoltre di percorrere un sentiero ad anello che passa fra le acque; l’erba è molto alta; in alcuni tratti supera l’altezza della bici ma proseguiamo seguendo l’impercettibile traccia. La fauna è ricchissima: anatre, oche, aironi, gabbiani, fagiani,… e molto “confusionaria” (disturbata dal nostro passaggio?).
Riprendiamo la nostra strada alla volta di Cavallino, ospiti della grande struttura recettiva Villaggio San Paolo*. Cena, due passi in spiaggia, un gelato al bar e poi a letto!
* Villaggio San Paolo, struttura recettiva della diocesi di Belluno con oltre 300 alloggi, gestita da volontari.
http://www.accoglienza.diocesi.it/it/strutture/villaggio-sanpaolo/sp-home.html
Traccia Gps