La Strada Romantica (Romantische Strabe) (n. 2)
Fussen - Schongau - Hohenfurch - Landsberg am Lech - Weil ad Augsburg - Donauworth - Nordlingen - Feuchtwangen - Rothenburg
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Racconto
Di buon ora (alle 7) io e Gianni andiamo a cercare un ciclista per far riparare la bici di Alessandro. Lo troveremo ma aprirà solamente alle 9. Dunque tutti “in marcia” tranne Gianni e Alessandro che ci raggiungeranno al castello di Harburg dopo la riparazione. Raggiungiamo faticosamente il castello di Harburg (è in cima ad una salita piuttosto ripida). Alle 11, arrivati Gianni ed Alessandro, visitiamo il castello. In realtà la visita risulterà piuttosto deludente: oltre al castello, che non offre cose particolari, ci guida una simpatica “signorona” ma che parla solamente tedesco!
Pranzo frugale nel prato sottostante il castello; verso le 13.30 dal cielo, coperto, inizia a cadere qualche goccia di pioggia; cosa fare? coprirci e partire o partire senza coprirci? optiamo per la seconda scelta; questa si rivelerà quella giusta in quanto non pioverà! Lungo la ciclabile ci stupisce un campo di fiori coltivati venduti “self sevice”: ovvero raccogli i fiori che vuoi poi metti i soldi in una cassettina secondo le indicazioni dei prezzi riportati in una tabella; commentiamo che in Italia un tale servizio non potrebbe mai esistere! Continuando la ciclabile della RS, questa ad un certo punto si allontana dallo stradone principale: Cristiana propone di seguire la ciclabile che fiancheggia lo stradone in quanto sicuramente più pianeggiante; il gruppo, molto tollerante, accetta: saranno i peggiori chilometri percorsi! Traffico rumoroso al nostro fianco, attraversamento dei paesi lungo stretti marciapiedi! Jimmy commenterà “strada poco romantica”. Lungo il percorso conosciamo una coppia di italiani (veronesi) partita la mattina per percorrere un tratto della RS. La nostra lunga carovana li impressiona e il signore ci fa diverse foto con la sua macchina digitale (che poi si impegna a spedirci via e-mail).
Arrivati a Nordlingen entriamo nelle mura e ci fermiamo, come sempre, nella piazza con la fontana. Mentre il gruppo si riposa o passeggia per la via principale del centro, io, Gianni e Maria andiamo all’ufficio turistico per cercare una pensione: ne troveremo subito una, in pieno centro, e con prezzi accettabili; unico inconveniente la padrona: parla solo tedesco e, soprattutto, parla ininterrottamente! I ragazzi scelgono di condividere una stanzona da 4 posti dormendo a terra, sui tappeti.
Verso le 18, preso posto nella pensione, grande acquazzone! Siamo veramente fortunati! se ci avesse colto lungo la strada ci saremmo zuppati! Sotto la pioggia Eliana e Paolo accompagnano Jimmy in stazione: rientrerà a Monaco, stanco per l’impegnativo viaggio, ma malinconico per dover lasciare la vivace compagnia!
Verso le 19 termina la pioggia ed usciamo a fare una passeggiata nei graziosi vicoli del centro: caratteristiche le case con facciate colorate ed irregolari, tutte con tetti piuttosto spioventi e tutte provviste di argano nella finestra più alta (utile, pensiamo, per trasportare granaglie nella soffitta).
Andiamo finalmente a cena (i giovani lamentano una gran fame) in un localetto tipico dove due musicisti suonano con fisarmonica e trombone delle tristissime melodie (sbornia triste?); fortunatamente smetteranno poco dopo. A fine cena festeggiamo il compleanno di Serena; Maurizio aveva generosamente acquistato dolci per tutti (pagando la bellezza di € 6,5!); Serena gradirà (come previsto!) il regalo offertole dal gruppo: una confezione di biscottini con Nutella! Nel tradizionale canto “tanti auguri a te” veniamo sostenuti anche da un gruppo di giapponesi di tavolo vicino.