Il Danubio da Passau a Vienna (n. 4)
Passau - Inzell - Linz - Grein - Melk - Vienna
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Racconto
Cronaca, a cura di Paolo U.
Giornata dedicata alla visita di Vienna. Cielo sereno. Faremo gli spostamenti unicamente con la metro con biglietto cumulativo.
La mattina la dedichiamo alla visita di Sconbrum, residenza estiva dell’imperatore.
Poi ci spostiamo al centro. Una passeggiata per le principali vie della città e, verso le 16, trasferimento al Prater per liberare i ragazzi fra i numerosissimo giochi presenti nel parco.
Appunti di Paolo D.
Dopo l’avventura di ieri pomeriggio per prendere il treno giusto e individuare tra la babele di strade di Vienna come raggiungere l’ostello – il tutto gestito da noi donne, dato che i capi storici erano impegnati nel pomeriggio nella sfida Krems-Vienna di 75 chilometri in bici – eccoci oggi a gustare questa stupenda città cercando di cogliere l’eleganza, la sontuosità, la ricchezza, ma anche il calore e l’umanità. A fine giornata, credo ci possiamo ritenere più che soddisfatti. Dall’imperiale Shönbrunn alla maestosa Rathaus via via fino al parco divertimenti del Prater, abbiamo toccato e apprezzato aspetti diversissimi che hanno avuto come apice forse (almeno per me) la proiezione sul maxischermo della piazza prospiciente il Rathaus di concerti degli anni ’40 dei brani più famosi e straordinari di Bach, Mozart, Chopin, ecc. Il tutto accompagnato dalla presenza attenta e partecipata di centinaia di persone, un’atmosfera avvolgente, una splendida luna piena: una Vienna indimenticabile.
Per chi c’era, purtroppo… Giulia Morrone e Maria, infatti, sono state costrette ad un forzato soggiorno in ostello per un attacco acuto del virus che ci perseguita ormai da giorni e che sembra divertirsi ad aggredire via via un po’ tutti. Anche Francesca e Silvia DN ne sono state vittime ma – a parte le corse in bagno o le soste forzate – hanno tenuto il ritmo del gruppo gustando e godendo della bellezza di Vienna tra un crampo e l’altro… Cosa non si fa per la cultura!
Vienna ci attende!
Subito dopo colazione Gianni, Eliana e Jimmy vanno a prenotare il treno per il ritorno a Passau. Gli altri fanno conoscenza con l’organizzazione perfetta dei trasporti viennesi. Sei linee di metropolitana ci permettono di spostarci senza problemi per tutta la città. La reggia estiva di Shönbrunn ci apre i suoi splendidi giardini che percorriamo non dopo aver visitato gli appartamenti imperiali. La guida individuale che ognuno tiene all’orecchio ci fa entrare nella vita di corte alla scoperta della tempra di lavoratore di Ceco Beppe e della sua Sissy, forse meno felice di quanto ci abbiano fatto credere i cartoni animati sulla sua vita.
La visita ai giardini ci riserva l’incontro con gli scoiattoli, a dire il vero un po’ esigenti. Si avvicinano tranquilli a scoprire quello che gli offriamo, ma quando si accorgono che è pane dell’ostello se ne vanno saltellando. Solo nel boschetto, quando Jimmy trova una ghianda che dà a Silvia, lo scoiattolo si avvicina, se la prende, e si mette in posa su di un tronco sbucciando il cibo questa volta di suo gradimento.
Il metrò ci porta poi all’inizio del nostro tour turistico: Karntner Strasse. Le nostre intenzioni di restare uniti cozzano con il bollettino medico che si è aggravato di giorno in giorno. Oggi alle due Silvie si sono aggiunte Francesca e Giulia Morrone . Francesca alla fine della giornata potrà vantare il privilegio della prima visita turistica, nella storia, dei WC di Vienna. Giulia, che poteva toglierle il primato, dopo aver usufruito dei vari cestini della città ha preferito, accompagnata dalla disponibile Maria, raggiungere l’ostello e gustare il calore del letto. Per gli altri particolarmente apprezzata è stata la visita alla più famosa pasticceria della città, Demel.
Dai dolci capolavoro ai piatti tipici delle varie nazionalità il passo è stato breve. È bastato passare sotto l’arco dell’Hofburg, ascoltare due tenori che facevano apprezzare l’acustica della volta, girare a destra davanti ai giardini del Rathaus. Lì ci siamo tutti ritrovati alla sera a sgomitare tra una calca indescrivibile di persone per guadagnarci un meritato piatto per cena. Molto apprezzato il senso del rispetto ambientale: posate in legno e piatti e bicchieri normali; inesistente la plastica.
Ma prima della cena ci aveva accolto il Prater e il suo mondo di divertimenti. Scartato il giro sulla ruota (sconto comitiva troppo basso), dopo un primo giro alla scoperta delle opportunità, ognuno ha scelto la sua giostra dei sogni. Ce n’erano per tutte le età, per tutti i gusti e per tutte le tasche. Probabilmente qualcuno si porterà dentro per tanto l’emozione vissuta (penso ad Annalisa, Elisa, Giulia, Silvia ed Eliana che hanno scelto le più spericolate, e per ultima il Turbo Boost) e forse sarà la prima cosa che racconterà agli amici alla faccia dello Stephansdom, del Rathaus o dell’Heldenplaz.
Quando le prime luci delle giostre cominciano ad accendersi lasciamo il parco. La nostra intensa giornata volge al termine.