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Cammino della Pace (parte 2) (n. 67)
San Clemente in Casauria, Caramanico terme, Eremo di Santo Spirito, Bocca di Valle, Guardiagrele, Orsogna
Località
Abruzzo
Regione
Abruzzo
Lunghezza:
km
85
Dislivello (salita):
m:
4000
- h 32:0
difficoltà

impegnativo
tipologia


San Clemente in Casauria

Orsogna

Percorso il giorno
14-06-2024
mappa non disponibile
vedi foto

Descrizione

Vedi programma preventivo (e tracce gps)





Premessa



Con queste tappe continuiamo il Cammino della pace iniziato nel marzo 2024. Ho scelto di farle nel periodo estivo in quanto, scegliendo la variante Majella, il cammino passa ad alta quota (fino a 1800 m slm) e va fatto nella stagione calda.

L’Abruzzo si è rivelata sempre di più una regione meravigliosa per la sua natura selvaggia e incontaminata.

In quattro giorni abbiamo fatto 6 tappe del cammino ufficiale. Abbastanza impegnativo per lunghezza e dislivello ma molto appagante. Si trovano abbastanza spesso fonti d’acqua fresca. Invece lungo il percorso non si trovano posti per mangiare (negozi alimentari o bar) e conviene acquistare il pranzo al sacco nel punto di partenza.

Necessaria la traccia gps. Il sentiero è segnalato ma…non sempre.





Il cammino



Raggiungiamo il punto di partenza il pomeriggio del giorno che precede il cammino; lo scegliamo per andare a visitare le grotte di Stiffe e l’oratorio San Pellegrino di Bominaco che nelle tappe precedenti non eravamo riusciti a vedere. Entrambi meritavano la visita!

Pernottiamo in un bell'agriturismo nella periferia di Tocco di Casauria e ceniamo con degli ottimi arrosticini al ristorante La Quiete che si trova ad un km circa dal centro; consigliamo questo ristorante sia per la qualità che per i prezzi contenuti.





Martedì 11/06/2024

Tappa 1: da San Clemente in Casauria a Caramanico terme

km 26,2 dislivello positivo 990



Iniziamo il cammino alle 8.30 davanti l’abbazia di San Clemente, punto in cui eravamo arrivati la volta scorsa. Ci aspetta un lungo tratto in quanto ho unito 2 tappe ufficiali del cammino.

È una bella giornata di sole ma non eccessivamente calda. Il cammino si svolge su strade di campagna con paesaggi contornati da montagna. A volte percorriamo sentieri poco battuti; la traccia gps è necessaria. Perdiamo un po’ di tempo dopo Musellaro; il gruppo si sgretola e le tre ultime, attardatesi a parlare con una signora, perdono il contatto; il sentiero qui non è segnato e il telefono non sempre prende; quindi devo tornare indietro per recuperare le “disperse”. Arriviamo verso le 14 a Salle dove contiamo di trovare quantomeno bar aperti; invece l’unico bar è chiuso ed aprirà alle 14,30. Pazienza. Ci mangiamo quei pochi avanzi che abbiamo e all’apertura del bar completiamo il “pranzo” con gelati confezionati. Ripartiamo ed il cammino fa passare per il castello di Salle, bello ma…chiuso e non visitabile. Riprendiamo il cammino scendendo e camminando per un lungo tratto di fianco al fiume Ora; vista la stagione non ha molta acqua e, per essere sinceri, è anche piuttosto torbida (probabilmente per fondali terrosi). Attraversato il fiume si inizia al risalire fino a Caramanico, bellissimo borgo. Fatta una sosta in un alimentari per stuzzicare e bere qualcosa, ci dirigiamo all’Hotel di Piero che avevo prenotato: camere semplici ma funzionali, ottima cena e servizio cortese. Visti i mondiali di atletica (medaglia d’oro salto in alto di Tamberi) si va a dormire.





Mercoledì 12/06/2024

Tappa 2: da Caramanico terme all’Eremo di Santo Spirito

Km 14,4 + 5 dislivello positivo 990 + 300



Consumata un’ottima e ricca colazione, andiamo all’alimentari per farci fare un panino e poi partiamo per la prima tappa montana.

Da Caramanico si prende un sentiero che scende alla valle dell’Oloferno; camminiamo per un bel tratto di fianco a questo fiume con le acque fresche e trasparenti e scorci bellissimi. Poi inizia la prima lunga salita per un bel tratto esposto e panoramico che porta fino al borgo di Decontra (unico attraversato nella tappa). Si tratta solamente di poche case di campagna. Si continua a salire raggiungendo stupendi prati con vista panoramica; decidiamo di aggiungere una variante e facciamo una deviazione che con un bel saliscendi ci porta all’eremo di San Bartolomeo, incastonato sotto una parete rocciosa; consigliamo a tutti di aggiungere questa visita. Sono le 13 ma, prima di pranzare, decidiamo di fare la risalita e ricongiungerci al tratto ufficiale del cammino. Mangiamo il panino all’ombra di un albero e ripartiamo.

Il sentiero si svolge prevalentemente dento un bosco di faggi (penso) che rende il cammino fresco e piacevolissimo! Poco prima di arrivare alla strada che porta all’eremo di Santo Spirito si attraversa il Fosso di Santo Spirito; le acque sono belle e fresche e decidiamo di fermarci, toglierci le scarpe e camminare immergere i piedi in acqua (che più che fresca è…gelata!).

Poi riprendiamo il cammino e dopo le 18 raggiungiamo l’eremo di Santo Spirito.

Anche questo è costruito sotto una roccia; è stato ristrutturato con una parte dedicata alla foresteria; sarà qui che ceneremo e dormiremo; ma la prima cosa sarà la visita (no guidata perché è tardi) dell’eremo.

Verso le 20 si va a cena; qui non prendono né telefono né la rete; per cui non ci sono distrazioni con smartphone! Ed è una cosa bella.





Giovedì 13/06/2024

Tappa 3: dall’Eremo di Santo Spirito a Bocca di Valle

Km 21,4 dislivello positivo 1252



Fatta la colazione nell’eremo e presa l’acqua nella fonte antistante partiamo per la tappa più impegnativa. Ne avevo unite quasi 2 per evitare di dormire nel rifugio del CAI.

Il sentiero inizia con una lunga salita in mezzo al bosco, quindi fresca  e ‘piacevolmente faticosa’.

Usciti dal bosco dopo un po’ il sentiero devia a destra segnalando che bisogna attraversare tratti esposti; ci era stato sconsigliato di passarci ma, curiosi e forse incoscienti, ci passiamo pensando che se il cammino passa per lì non saranno tratti troppo pericolosi. Effettivamente, dopo essere scesi a lungo nel bosco, ad un certo punto, poco prima dell’eremo di San Giovanni, si devono attraversare due breve tratti con una buona esposizione e dove non ci sono (purtroppo) corde di sicurezza. Ma sono brevi e con molta attenzione li passiamo senza difficoltà. Arrivati all’eremo non ci accorgiamo subito di essere arrivati; notiamo solo delle scalette nella roccia ed un segnale di pericolo; effettivamente per entrare in ciò che resta dell’eremo, due stanze ricavate nella roccia, oltre a queste scalette senza sicurezza, occorre passare in un punto stretto ed esposto e nell’ultimo tratto occorre strisciare lungo la roccia. Solo dopo aver abbandonato il tentativo di entrare ci accorgiamo che le due stanze si possono vedere da lato opposto salendo un poco vicino ad una roccia.

Riprendiamo il cammino superando una pseudo-scalinata sulla roccia, cui si sale agevolmente grazie alla presenza di appigli; salendo prima in mezzo al bosco poi fuori arriviamo in una zona alta (1500m slm) con una vista panoramica stupenda. Continuiamo a salire e verso le 13 arriviamo al Rifugio CAI di Marco; la prima stanza, uso sala mangiare, è aperta e consumiamo lì le focacce preparate al Santo Spirito; la zona notte è chiusa a chiave; sappiamo che aveva 8 posti letto. Saliamo fino agli impianti turistici di risalita a circa 1800m slm e poi iniziamo a scendere. Il tracciato inizialmente è poco visibile ma ci affidiamo alla traccia gps. La discesa inizialmente è scivolosa ma poi, superata una fonte di acqua freschissima, entra nel bosco ed è piacevole. Verso le 16 iniziamo a vedere la segnalazione per la cascata di San Giovanni, dove dovremmo passare; camminando piuttosto speditamente ci sfugge una deviazione a sinistra non segnalata, o meglio segnalata solo dopo pochi metri averla presa; quindi continuiamo a camminare fino ad arrivare ad una piccola cascata (San Giovanni?) che guadiamo; da lì dovrebbe iniziare la discesa; prendiamo l’unico sentiero che scende che presenta subito tratti rocciosi che occorre superare aggrappati ad una corda che poi diventa sempre più esposto; il percorso non è segnalato e i nostri gps ci dicono che non ci troviamo nel punto giusto. Ritorniamo quindi indietro fino ad intercettare la deviazione prima ignorata; questa volta guardiamo con più attenzione il gps e la prendiamo; dopo pochi metri troviamo la segnalazione del cammino. Il sentiero scende e quando la discesa si fa ripida e impegnativa inizia a piovere seriamente; ci proteggiamo con le mantelle e scendiamo con prudenza lo scivoloso sentiero fino ad arrivare finalmente alla cascata di San Giovanni; un salto di 35m! Molto bella!

Da qui continuiamo a scendere e arriveremo in hotel Bocca di Valle alle 19,45 trovando chi ci aspettava seriamente preoccupato che ci fossimo persi.

Stanchi, facciamo una doccia; ma ci aspetterà una cena ricchissima e buonissima!





Venerdì 14/06/2024

Tappa 3: da Bocca di Valle a Orsogna

Km 18,5 dislivello positivo 391



Consumata la buonissima colazione con tanti dolci fatti in casa, partiamo con una fresca giornata di sole. Il cammino è semplice e scorrevole e in poco più di un’ora siamo a Guardiagrele. Fatto un giro nel bel centro storico e consumate le famose Zinne delle suore, un buonissimo soffice dolcetto alla crema, ripartiamo; il cammino passa per la zona industriale di Guardiagrele, poi per campagna; attraversiamo Filetto, un borgo famoso per il peperoncino piccante ma tale peperoncino non si trova in vendita. Camminiamo sempre speditamente e verso le 12,30 siamo al Convento Francescano della Santissima Annunziata; è possibile entrare nella chiesa e visitare un presepe; poi pranziamo in una zona ombreggiata; si sta molto bene e siamo molto rilassati. Infatti, ripreso il cammino dopo circa 3 km siamo a Orsogna, meta della nostra tappa. Prendiamo qualcosa di fresco al bar e rientriamo in auto.