Cammino di San Benedetto: da Norcia a Leonessa (n. 23)
Norcia - Folignano - Cascia - Roccaporena - Monteleone di Spoleto - Leonessa
Località
Cammino di San Benedetto
Regione
Umbria-Marche
Lunghezza: |
Dislivello (salita): |
-
h 18:0 |
difficoltà |
Data |
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tipologia |
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mappa non disponibile |
Descrizione
Partecipanti
Paolo Urbani, Gabriele Lombardi, Lorella (Lorena) Gresta, Cristiana Urbani, Stefano Casali, Tullio Pavanelli, Rita Astolfi, Giuliana Ciampichetti, Manuela Pucci, Angela Giulietti, Alberto Cimarelli, Bruno Sgreccia, Loredana Sampaolesi, Enzo Ciattaglia, Mauro Ceci
Descrizione
Vedi programma preventivo del viaggio
Note
Si tratta di un percorso lungo complessivamente circa 50 km (in realtà ne abbiamo fatti 65) con circa 1100 m di dislivello (vedere dettaglio nelle tracce GPS). Si cammina sempre su sentieri abbastanza comodi (senza bisogno di arrampicare). Per affrontare il viaggio non è necessario il GPS in quanto esiste una buona segnaletica.
Sito internet di riferimento: www.camminodibenedetto.it/
Breve racconto di viaggio
Primo giorno: da Norcia a Cascia. Km 20 circa, Dislivello 500m.
Pur essendo primavera partiamo da Norcia con un clima invernale: fa freddo, cade pioggia mista a nevischio, le montagne sovrastanti (monti Sibillini) sono innevate; l’umore dei camminatori è comunque ottimo! Usciti dalla città si percorre inizialmente un cammino in piano in campagna. Poi si inizia a salire sempre immersi in paesaggi agresti e montani fino a raggiungere i 1000 m di quota. Alla bassa temperatura si unisce un leggero vento che ci impedisce di fermarci in quanto fa freddo; il cielo comunque si apre un poco e, a momenti, esce il sole. Verso le 13 entriamo a Fogliano; troviamo un posto riparato avanti la chiesa e lì pranziamo. La tappa è breve, causa freddo, e ripartiamo alla volta di Cascia. Verso le 15, dopo aver attraversato una Cascia semi-deserta, raggiungiamo la basilica di Santa Rita; breve visita, timbro alle nostre credenziali all’ufficio turistico e ripartiamo alla volta dell’agriturismo Valle Tezze* che, dal centro di Cascia, dista circa 2 km. Preso possesso delle camere, in attesa della cena i più cercano un po’ di calore sotto le coperte. Ma sarà la cena a riscaldarci, con il buon menù preparato dai gestori; il piatto maggiormente apprezzato dagli animalisti meno sensibili sarà lo spezzatino di capriolo. Purtroppo un partecipante si sentirà poco bene: una congestione probabilmente dovuta a freddo: passerà la notte all’ospedale di Norcia assistito dalla moglie: qui troveranno un accoglienza ed un trattamento ottimo, sia per l’aspetto sanitario che umano. Un grazie particolare va comunque al gestore dell’agriturismo Valle Tezze che fa diversi viaggi in auto dall’agriturismo al presidio ospedaliero di Cascia (prima) e all’ospedale di Norcia (poi).
Agriturist Valle Tezze, http://www.valletezze.it/
Secondo giorno: da Cascia a Montleone di Spoleto. Km 20 circa. Dislivello 550m.
Ci svegliamo con una splendida giornata di sole, che ci accompagnerà per tutto il cammino. Fatta la colazione, ripartiamo alla volta di Cascia, dove troviamo Edoardo, Valentina, Cinzia e Simona che si uniranno al gruppo nella tappa odierna. Torniamo alla basilica di Santa Rita in quanto è da qui che parte il cammino (traccia GPS). Dopo qualche mio errore iniziale nell’interpretazione della traccia GPS finalmente entriamo in un bellissimo sentiero, denominato anche sentiero di S.Rita, che fiancheggia e sovrasta il fiume Corno. Raggiunto Roccaporena, paese natale di Santa Rita, ci riuniamo con Mauro, Bruno e Loredana, provenienti dall’ospedale di Norcia. Ci fermiamo abbastanza a Roccaporena anche perché un gruppo sceglie di salire allo Scoglio di Roccaporena, a 827 m di quota dove, oltre a visitare la chiesa e lo scoglio in cui la Santa si recava a pregare, godiamo del bel panorama sul paese e sui monti circostanti. Ridiscesi dallo Scoglio, facciamo sosta pranzo godendo del bel sole. Verso le 13.30 ripartiamo. Il sentiero sale fino a raggiungere, e stabilizzarsi, intorno ai 1000 m di quota. Alternando cammino a brevi tappe rifocillatorie, verso le 17 entriamo nella bellissima Monteleone di Spoleto. Giriamo con piacere per le belle vie del paese, facciamo qualche spesa e poi raggiungiamo l’Hotel Brufa**, dove la gentilissima e cordialissima Emanuela, che gestisce l’hotel, ci consegna le camere prenotate. Approfittando della disponibilità e gentilezza di Edoardo, tre autisti volontari vanno a Norcia e recuperare le auto e portarle a Monteleone. Una buona cena, conclusasi con un casereccio tiramisù, qualche chiacchiera e la giornata si conclude.
** Hotel Brufa, http://www.hotelbrufa.it/
Terzo giorno: da Monteleone di Spoleto a Leonessa (e ritorno) Km 12 (+ 12). Dislivello 100 m.
La signora Emanuela ci fa trovare una colazione pasquale, arricchita da formaggio e salumi locali e dalla torta pasquale, dolce tipico della Pasqua. La tappa del giorno sarà meno impegnativa: andremo a Leonessa (12 km) e torneremo indietro per la stessa via. Purtroppo mancano collegamenti autobus per il ritorno a Monteleone in quanto si passa dalla regione Umbria al Lazio. Viaggiamo dunque senza zaini e il percorso è quasi completamente pianeggiante. Come ilMeteo aveva previsto, partiamo con pioggia leggera. La quota è sempre alta (fra i 900 ed i 1000 m) e, di conseguenza la temperatura è bassa. Leonessa è molto bella ma rimarremo solo per il tempo di un frugale pranzo consumato nel loggiato della piazza, riparato dal vento, avanti al bar. Verso le 13 riprendiamo il cammino. Il clima migliorerà. A tratti uscirà il sole. Verso le 17 siamo di ritorno a Monteleone. Riprese le auto, prima di lasciare Monteleone facciamo ancora qualche spesa da un produttore di farro (cereale coltivato nella zona).
Rita (la Bionda)