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Terre mutate: da Camerino a Norcia (n. 55)


Camerino, Fisatra, Campi, Norcia


Località
Terre mutate

Regione
Marche, Umbria


Lunghezza:
km 78

Dislivello (salita):
m: 3200

- h 24:0
giorni: 4

difficoltà

medio

Data
09-04-2023

tipologia


Camerino


Norcia

mappa non disponibile vedi foto

Descrizione

Vedi programma del viaggio (con tracce gps)

Premessa
Con queste 4 tappe, da Camerino a Norcia, si conclude il nostro Cammino nelle terre mutate. In modo disordinato le abbiamo percorse tutte:

In conclusione possiamo affermare che è proprio un bel cammino. Ha una valenza naturalistica e paesaggistica notevole: i monti Sibillini presentano scorci decisamente belli e selvaggi. Inoltre ti fa conoscere la realtà post-sisma che, a distanza di anni, ha fatto solo lievi progressi a livello ricostruzione.
È comunque un cammino che consiglio a chi abbia il piacere di viaggiare a piedi con zaino in spalla!

Mercoledì 5 aprile 2023
Il trasferimento in auto a Camerino ha un imprevisto. Nei pressi dei cantieri stradali per la costruzione della nuova variante, l’auto di Adriano spacca una gomma con un ferro; Adriano accompagna il gruppo con il ruotino di scorta ma è costretto a rientrare per sostituire le gomme; salterà il primo giorno di cammino e ci raggiungerà a Fiastra.
Iniziamo dunque il cammino con un po’ di ritardo ma senza preoccupazione: siamo in aprile e le giornate sono lunghe.
Partiamo da Camerino con un clima più invernale che primaverile; cielo nuvoloso e basse temperature: ma l’umore è ottimo, anche se qualcuno, alla prima esperienza del viaggio a piedi con lo zaino, è un po’ più preoccupato.
Il tracciato di questa prima tappa presenta dei tratti su asfalto; per il resto si svolge prevalentemente su strade bianche con pochi sentieri; più campagna che montagna. Verso le 13 facciamo una breve sosta pranzo superando la recinsione di una casa in ristrutturazione; ma a star fermi fa freddo e ripartiamo poco dopo. Non attraversando paesi né posti particolari da visitare, alle 16,30 raggiungiamo il rifugio di Tribbio, posto di pernottamento (vedi programma).
Terminiamo il pomeriggio in modo vari: chi al bar, chi in camera, chi (io) a camminare fino alle rive del lago di Fiastra raggiungendo San Lorenzo al lago, paese che in questo periodo e in questa fredda giornata è completamente vuoto.
Ottima cena al rifugio; poi giochi a carte e si va a dormire.

Giovedì 6 aprile 2023
Durante la (lenta) colazione, che facciamo dopo le 8 (in attesa che il negozio venga rifornito di pane), ci raggiunge Gabriele, il giovane che da oggi si unirà al nostro gruppo.
Partiamo verso le 9, dopo aver preso i panini al negozio alimentari (ordinati la sera prima), visto che la tappa di oggi è tutta montana e non prevede attraversamenti di paesi.
È una giornata di sole, fredda ma con un bel cielo azzurro. Il sentiero inizia subito con una ripida salita adiacente il rifugio. In pratica taglia i tornanti di una strada bianca che sale; in breve tempo siamo dunque in alto ed il panorama è stupendo: da un lato il lago, dall’altro alte montagne con la parte oltre 1000m imbiancata da una recente nevicata. Ricompattiamo il gruppo, che in salita si sgrana molto, in prossimità di un abbeveratoio dove è tutto un blocco di ghiaccio. Continuiamo a salire un po’ strada bianca; poi prendiamo un sentiero che inizialmente scende in mezzo al bosco; calpestiamo il bianco di una leggera nevicata che qui, in ombra, non si è ancora sciolta; facciamo una breve tappa in una fonte e poi ripartiamo; per un breve tratto seguiamo una traccia sbagliata (le segnaletiche non sono sempre ben visibili); fortunatamente i nostri gps ci segnalano l’errore e riprendiamo il giusto tratto che ci riporta in quota, al confine con il tratto innevato, con gli alberi tutti spruzzati di bianco: un panorama fantastico! C’è il sole ma anche il vento: camminando non si ha freddo: poi iniziamo a scendere lungo una strada bianca; verso le 13,30 individuo un tratto al sole e riparato dal vento e facciamo sosta pranzo: si sta benissimo e siamo felici del bello che ci sta accompagnando.
Riprendiamo il cammino raggiungendo Ussita nel primo pomeriggio; una lunga sosta al bar “2 monti”, nella piazzetta, e poi, a gruppetti e con tempi diversi, risaliamo al camping ostello Colorito che si trova a 3 km da Ussita a circa 1000m slm.
Fare le docce non è semplice: pernottiamo su delle casette di legno e lo docce, come in ogni camping, sono all’esterno; ottime per l’estate ma più impegnative per il clima invernale di questo periodo. Ma ogni disagio lo viviamo con allegria!
Cena alla sala ristorante: la qualità del mangiare è decisamente modesta ma siamo di buon appetito e mangiamo tutto (o quasi). La struttura non è molto calda e dopo cena in breve ci ritiriamo nei bungalow.

Venerdì 7 aprile 2023
Propongo di fare colazione alle 7.30; la tappa del giorno è abbastanza impegnativa e vorrei arrivare a Campi verso le 16:30. La presenza di un ciambellone casareccio rende gradevole la colazione; verso le 8 siamo pronti per la partenza; scendiamo a Ussita e da qui, dopo aver fatto scorta d’acqua nella fontanella, risaliamo per un buon tratto per il sentiero che il giorno prima abbiamo fatto in discesa; salendo si apre il panorama sulla vallata di Ussita; la giornata è bella e le temperature gradevoli; verso le 12 siamo a Visso; qui propongo una breve tappa per rifocillarsi (chi vuole) nella storica Pasticceria Vissana e fare spesa pranzo nei vicini forno e alimentari.
Puntualmente alle 12.30 siamo pronti per ripartire; lasciato Visso si percorre una strada bianca che sale. Dopo oltre un’ora di salita compatto il gruppo e propongo una veloce sosta pranzo. Poi si risale fino a raggiungere prati montani di un bellissimo verde. Il paesaggio è veramente bello. Si sale fino ad oltre 1200 m. slm; poi si inizia a scendere, inizialmente per un tranquillo tratto nel bosco, poi per un sentiero piuttosto ripido ed impegnativo.
Verso le 16.45 raggiungiamo la struttura prenotata: Fonte antica; si tratta di un’ottima ristrutturazione di un antico e solido casale, che ha superato senza particolari problemi il terremoto. Uno dei fratelli gestori, Paolo, ci accoglie con cordialità raccontandoci la storia della casa.
Facciamo una veloce doccia per trasferisci, verso le 18, alla sede della Pro Loco di Campi; qui, nell’edificio costruito dalla Pro Loco prima del terremoto il Presidente Roberto ci racconta la storia dell’edifico e, soprattutto, dell’utilità di questo che dopo il terremoto è stato utilizzato per ospitare tutti i compaesani con case inagibili; Roberto è un buon comunicatore e l’incontro è stato decisamente interessante!
Torniamo a Fonte Antica; la struttura, oltre ad essere molto bella e con gran parco, è anche dotata di sala biliardo, biliardino ecc… Qui non ci si annoia. Alle 20 ci viene servita un’ottima cena senza carne (venerdì santo). Poi ci si svaga in vari modi (carte, biliardo, ecc…).

Sabato 8 aprile 2023
Ultimo giorno. La tappa è breve. Quindi verso le 8 con calma gustiamo la ricca colazione; non mancano le ricotte di pecora e di capra di produzione locale.
Dopo una breve danza di saluto fatta nel piazzale antistante la casa partiamo alla volta di Norcia. Ci sono “solo” 9 km senza un grade dislivello. Infatti in 3 ore, come previsto, raggiungiamo il centro di Norcia.
Fatta qualche foto di gruppo ci lasciamo un po’ di libertà per ritrovarci alle 12:30 al ristorante “Granaro del Monte” dove avevo prenotato un semplice ma ricco pasto.
Pomeriggio dedicato al recupero delle auto a Camerino e rientro a casa.

Foto