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Bosnia Erzegovina (n. 28)
Bihac, Cazin, Bosanska Krupa, Sanski Most, Bosanski Petrovac, Kulen Vakuf, Bihac
inserito da
paolo di Castelplanio (AN)
nazione
Bosnia Erzegovina
periodo del viaggio
dal 16 agosto al 21 agosto 2013
durata (giorni)
6
da
Kulen Vakuf
a
Bihac
km
60

21-08-2013 (6)

Racconto
Colazione puntuale e veloce. Partiamo dunque presto. La giornata è nuvolosa e piuttosto fredda. Al pulmino partono Gabriele e Flavia. Dopo qualche km la traccia GPS propone una deviazione per il castello che si trova in cima alla collina. Il gruppo democraticamente sceglie di non andarci (votazione con due favorevoli e gli atri contrari); procediamo dunque direttamente verso il parco dell’Una. Lasciamo il pulmino per entrare tutti in bici; oltretutto il percorso fino all’importante cascata è su strada bianca ma pianeggiante. Lungo la strada un banchetto avanti ad una casa vende prodotti alimentari di produzione propria ed alcuni di noi ne approfittano.
Entriamo nel parco (ingresso 3 euro) e raggiungiamo il punto dal quale parte il percorso attrezzato per la visita della cascata. Il posto è ben organizzato anche se siamo gli unici turisti (freddo?). Passiamo quasi un’ora alla visita poi riprendiamo il percorso: Stefano, Gabriele e Flavia tornano al pulmino con il quale andranno direttamente a Bihac, gli altri proseguono per la strada bianca che sale per circa 10 km; poi alcuni km di discesa e si esce dal parco. Da qui si prende la strada asfaltata che per circa 5 km scende. 10 km prima di Bihac, visto che sono quasi le 15, facciamo sosta in un ristorante-pizzeria per consumare un semplice pasto (zuppe, pizza o pasta). Infine, dopo una piccola deviazione per vedere ancora qualche modesta cascata, rientriamo a Bihac percorrendo gli ultimi 10 km si strada normale e abbastanza trafficata.
Iniziano i preparativi per il rientro (carico auto e pulmino); io e Alberto, che rientreremo in bici, non abbiamo invece grandi impegni.
La cena è libera e la consumeremo in un ristorante vicino al fiume. Dopo cena il tradizionale briefing, con il mio discorso (preparato prima in camera) e alcuni interventi spontanei; umori complessivamente buoni, i più contenti del viaggio, malgrado gli imprevisti; originale l’intervento di Valentina che paragona il viaggio ad un parto: faticoso e a volte doloroso ma, col tempo si dimentica e si faranno altri figli!

Km 60 - dislivello 1000m