Racconto
Come sempre alle 8,30 siamo pronti per partire. La giornata presenta un cielo variabile ma non minaccioso. Le previsioni del tempo mettono pioggia e temporale. La ciclabile è molto bella e ben segnalata. Per i primi 40 km segue principalmente il tracciato della vecchia ferrovia trasformato in ciclabile. Si attraversano anche diverse gallerie con illuminazione a led. Verso le 9,30 inizia a piovere, prima leggermente poi seriamente. Attiviamo la massima copertura sia per persone che per bagagli; quella più efficiente è di Silvia, interamente realizzata con sacchi e sacchetti di varia misura. Verso le 11 qualche tuono preoccupa il nostro andare. Il gruppo chiede una sosta caffè ma, preoccupato per l’evoluzione del maltempo, propongo di proseguire fino al termine della tappa; oltretutto i km sono abbastanza ma, prevalentemente, a favore di dislivello. Un bel gruppo, profittando della leggera discesa, prosegue abbastanza velocemente e ci disgreghiamo. Arrivati a Resiutta (dopo circa 40 km dalla partenza) scompaiono le indicazioni dell’ottima pista ciclabile e…scompare la ciclabile (ci verrà detto che non tutti i comuni hanno provveduto ad adeguare il proprio tratto). Fortunatamente ho il GPS e seguendo le tracce scaricate dal sito riusciamo ad evitare la trafficata strada principale. Il fondo stradale non è più asfaltato; in certi punti si percorre una strada bianca e sconnessa che, con le abbondati piogge, presenta delle pozzanghere con profondità anche di 20 cm. Registreremo anche qualche caduta ma senza gravi esiti. Verso le 14 entriamo a Venzone e ci dirigiamo subito verso una delle strutture prenotate *, ovvero l’albergo da Michele. Visto che è anche ristorante-pizzeria chiediamo se è possibile improvvisare una pizza verso le 14,30; e così sarà; prendiamo possesso delle camere nelle varie strutture, ci cambiamo e ci ritroviamo a pranzo.
Nel pomeriggio, con una leggera pioggia che ci accompagna, giriamo per Venzone; il paese si caratterizza per la presenza di diversi negozi di prodotti legati alla lavanda, tutti con lo stesso stile; Venzone è fomoso, infatti, come il paese della lavanda; scopriremo che, in realtà, si tratta di una trovata commerciale; a Venzone non esistono coltivazioni di lavanda, ad eccezione di un piccolo appezzamento in periferia; la lavanda viene importata, lavorata e proposta in veste accattivante in vari punti. Interessante è invece la visita del museo del terremoto che racconta il dramma del terremoto che ha colpito il Friuli nel 1976, in particolare centri come Gemona e Venzone; viene mostrata anche la ricostruzione avvenuta in tempi relativamente brevi cercando di riprodurre fedelmente quanto era crollato.
Concludiamo la serata con un’ottima ed abbondante cena da Michele.

* 12 persone
ALBERGO RISTORANTE PIZZERIA DA MICHELE
Via Pontebbana 20 -
33010 Venzone (UD)
tel: 0432 985045
email: info@albergodamichele.com

12 persone
AGRITURISMO CASALI SCJS DI SACCHETTO TIZIANO
Strada Di Scis 1 -
33010 Venzone (UD) tel: 0432 985282
http: //www.casaliscjs.com/