La Strada Romantica (Romantische Strabe) (n. 2)
Fussen - Schongau - Hohenfurch - Landsberg am Lech - Weil ad Augsburg - Donauworth - Nordlingen - Feuchtwangen - Rothenburg
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Racconto
Comincio, come sempre, la giornata di buon ora: purtroppo l’incontro con il grosso cane nero nelle scale della gasthof (che appena mi vede mi ringhia) ritarda la mia uscita. Arrivata la padrona riesco ad uscire ed a sistemare provvisoriamente il cambio di Giulia (fissando il rapporto anteriore alla seconda marcia, rapporto con il quale lei, comunque, BRAVISSIMA, riuscirà a superare, poi, quasi tutte le salite incontrate nei gorni successivi!).
Ricca colazione, scorta di panini e via in bici (oggi saremo al completo: 22 persone, 20 bici di cui due con il cammellino). La compagna di Jimmy, purtroppo (o per fortuna?) non viene con noi in bici: ci precederà con la sua auto alla meta (Landsberg am Lech) dove passerà la mattinata al telefono dell’ufficio turistico per cercare un alloggio per la notte per noi (lei rientrerà nel pomeriggio a casa sua).
Il percorso è sempre bello e meno faticoso del giorno precedente. Inoltre la giornata, inizialmente nuvolosa, poi si rasserena ed un bel sole ci accompagnerà fino alla fine.
Lungo la strada, in prossimità di Stoffen, troviamo una gran folla e tante macchine in arrivo. Gianni, guida-interprete, contatta un signore (che, fortunatamente, è un toscano che vive in Germania) che ci parla della festa e ci invita ad assistere alla “Processione silente”: si tratta di una processione che ricorda la crocifissione di Cristo fatta da bambini ed adulti in costumi d’epoca: tutti, rigorosamente, in silenzio; decidiamo di fermarci per assistere alla piacevole manifestazione.
Arrivati in prossimità della meta, incontriamo un Bier Garden, dove Eliana propone di fermarsi a mangiare (i nostri panini, ovviamente). Io con Paolo e Jimmy, nel frattempo, raggiungiamo la città dove c’è la compagna di Jimmy ad aspettarci (appuntamento alle 13). La troviamo sulla fontana della piazza principale (dove sta tentando di rinfrescarsi in quanto il sole ora si sta facendo sentire) e qui iniziamo a discutere su “da farsi”: Paolo, in francese, prova a fare delle proposte a Jimmy (che capisce un poco anche il francese ma non capisce comunque le proposte di Paolo), Jimmy ne parla alla compagna ma la comunicazione risulta difficile: Paolo, fra le varie proposte, si era offerto di portare a cavallo nella sua bici la compagna di Jimmy (che oltretutto aveva la gonna!!). Inoltre la compagna di Jimmy ci comunica di aver trovato una pensione fuori città che andava confermata entro le 14.30! Comunque, dopo varie discussioni, io e Paolo torniamo in bici al Bier garden; Jimmy e compagna ci raggiungeranno lì in auto. Ricompattato il gruppo decidiamo comunque di confermare la pensione (€ 25 a persona, che risulteranno comunque pochi rispetto alla qualità del locale e del trattamento!).
Saldato il salatissimo conto per le bevute al Biere Garden (oltre 50 euro!!!) proseguiamo per un paio di km. Si entra in un parco di daini che vivono in libertà e che si avvicinano, senza paura, a tutti quelli che offrono loro qualcosa da mangiare (nel nostro caso salatini). Inoltre, all’interno del parco, troviamo un posto con una vasca di acqua fredda (direi quasi gelata) che, come segnala il cartello affisso in prossimità, può essere usata come terapia per la circolazione (per gambe e braccia) se percorsa un certo numero di volte e con un certo ritmo: il primo giro della vasca, dove l’acqua arriva alle cosce, è piuttosto duro, il secondo è veramente doloroso, dal terzo in poi si comincia a prendersi gusto. Battono il record Serena, che la percorre una ventina di volte e riesce a smettere solo dopo molte minacce di Maurizio, e Simona che fin dal primo giro si immerge completamente in quell’acqua gelida e che farà un lungo pianto quando Cristiana le imporrà di uscirne.
Si prosegue poi alla volta di Landsberd am Lech; lasciate le bici nella bella piazza con la fontana iniziamo a girare prima per le vie del centro storico, poi attraversiamo una ricchissimo mercato di prodotti artigianali veramente bello! Ma i ragazzi premono: è caldo, hanno voglia di bagnarsi e abbiamo osservato, all’ingresso nella città, molti bagnanti nelle sponde del fiume Lech: dunque si va al fiume! Io ed i ragazzi (ovvero noi giovani) facciamo un bel bagno a monte delle cascatine artificiali (grazie anche all’assistenza di Paolo), Gianni, più imprudente, attraversa una parte del fiume con correnti piuttosto forti, Silvia e Simona si bagnano insieme ad un gruppo di paperelle che vivono nel fiume.
Alle 17.30, puntuali, si riprendono le bici per raggiungere Weil, paesino ad una decina di Km dove c’è la pensione prenotata. Superata a piedi la salita che porta fuori città la pedalata diventa poi molto piacevole: il tratto è abbastanza pianeggiante e, soprattutto, ci sono aria e colori piacevolissimi; quasi a malincuore riponiamo le bici alle 18,30 nel garage della pensione!
Sistemati nella camere e “docciati” c’è ancora tempo prima di cena. Ne approfitto per fare due passi in paese dove non incontro anima viva (anche perché farò una visita al cimitero, unico luogo “caratteristico” del paese); per il resto assenza di persone: solo rumori e profumi provenienti dalle varie stalle di mucche site in prossimità di casolari vicino la strada principale. Arrivato ad una panchina (unica del paese) sto decidendomi di sedere quando mi accordo che in questa c’era conficcato un chiodo (piantato dal basso verso l’alto) con la punta sporgente di qualche cm, messo lì per un possibile scherzo (di pessimo gusto!). Decido di rientrare.
Ceniamo in una trattoria gestita da un greco: mangeremo bene ed a buon mercato.
Dopo cena a letto presto!