Montenegro, Bosnia Erzegovina e Croazia 2012 (n. 23)
Montenegro, Bosnia Erzegovina e Croazia
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Racconto
Martedì 14 agosto, ultime pedalate!
Con un ritmo lento e senza “velleità di classifica” percorriamo l’ultima quarantina di km che ci separano da Zadar, la nostra meta finale.
Arriviamo nella mattinata e cerchiamo l’ufficio turistico per richiedere l’elenco degli ostelli. Ve ne sono diversi in città, ne visitiamo alcuni dove non troviamo disponibilità di posti per tutti sino a quando troviamo, appena fuori il centro storico, una sorta di pensionato per studenti che, essendo ancora chiuse le suole ha tutti i posti che vogliamo.
Pranziamo nel cortile della struttura, anche per oggi sfamandoci con panini e frutta, ma dando fondo pure ad una bottiglia di maraschino, tipica specialità locale, che concilierà la pennichella per molti di noi.
Nel tardo pomeriggio, ripresi dal sonnellino, visita al centro storico di Zara, ricco di chiese antiche, come la cattedrale di Sant’Anastasia e la chiesa di San Donato, visitata da me e Luca di straforo (approfittando della momentanea assenza dell’addetta ai ticket d’ingresso) rimanendo impressionati dalle altissime arcate che racchiudono questa particolare chiesa a pianta circolare.
Sempre nella zona ci sono pure due particolari realizzazioni moderne, “L’organo marino” ed “Il saluto del sole”.
Realizzato nel 2005 l’organo marino è formato da delle specie di canne d'organo che pescano nel tratto di mare antistante e terminano in corrispondenza di uno scalone di pietra. Grazie al moto ondoso dell'acqua marina queste canne producono suoni con diverse modulazioni, più o meno percettibili a seconda dell’intensità delle onde e dalle folate di vento.
Il saluto del sole, con una forma ad anello dal diametro di una trentina di metri, è formato da lastre di vetro sotto alle quali sono stati collocati pannelli fotovoltaici.
La sera, assieme al “più bel tramonto del mondo” come lo definiscono gli abitanti del luogo, le lastre di vetro riflettono un gioco di luci suggestivo.