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Bretagna del Nord (n. 25)

1) Le Mont Saint Michel - Saint Malo 2) Saint malo - Saint Cast Le Gildo 3) Saint Cast Le Gildo - Pleneuf 4) Pleneuf - Pordic 5) Pordic - Ile de Brehat 6) Ile de Brehat - Treguier 7a) Treugir - Pampol 7b) Dole de Bretagne - Le Mont Saint Michel


inserito da
Gianni di Padova (PD)
nazione
Francia

periodo del viaggio
15 - 22 Agosto 2013

durata (giorni)
7


da
Pordic

a
Ile de Brehat

km
64


19-08-2013 (5)



Racconto
A colazione, ottima e genuina (latte crudo della stalla), la signora ci consiglia di andare sull'isola di Brehat. Ripartiamo scendendo a Binic, nel giorno di mercato. Facciamo qualche provvista e proseguiamo lungo la costa. La giornata è meravigliosa. Ammiriamo il panorama dall'alto del promontorio di Etables sur Mer (chapelle di Notre Dame de la Garde). Proseguiamo in direzione di Paimpol: si susseguono paesini bretoni dai nomi epici: Kerlatoux, Kerouziel, Keruro, Keruzeau, Kersalic (bella pieve 'la Trinitè'). Non riusciamo a rimanere lontani dal mare e le discese che ci si aprono sotto gli occhi ci ammaliano come sirene. Scendiamo a Port Moguer, In una spiaggia, immensa per la bassa marea, ci ripariamo dal vento sotto un muretto a mangiare. Ci sarebbero molte considerazioni da fare sul modo in cui i bretoni vivono il mare, a differenza di noi: qui il sole non è mai nemico, e la spiaggia non è solo tintarella .. affascina questo mare che cala e che cresce trasformando il paesaggio, e lasciando una spiaggia che sembra luogo infinito fra la terra, il mare e il cielo ...
Quando ripartiamo ripercorriamo la salita dalla quale eravamo scesi, seguendo l'indicazione dell'Itinerario delle Falesie .
Passiamo davanti a un campo coltivato ad Ortensie. Credo che la Bretagna sia il loro habitat ideale: ovunque cespugli e boschetti di ortensie, che colorano di lilla, azzurro, blu e viola le case, le fattorie, i giardini.
Acceleriamo il passo per poter giungere presto a Paimpol. Mi fermo per una foto davanti all'Abazia di Beauport, maestosa nonostante il tetto crollato, con quei finestroni azzurro-cielo che lasciavano immaginare splendidi mosaici di vetro. All'Office de Turisme di Paimpol, bella cittadina turistica con un grande porto, non c'è un posto letto! Ci forniscono indicazioni e recapiti, ma altrove!
Visto che vogliamo andare sull'isola di Brehat, cerchiamo lì. La derniere chambre al Vieille Auberge è per noi!!
A questo punto ci dirigiamo lungo la strada che ci separa da Pointe Arcouest, l'imbarco per l'isola, a circa 5 km.
il battello è molto frequente: ci imbarchiamo subito. Siamo gli unici su 'la Vedette de Brehat', uno dei 3 battelli che vanno avanti e indietro ogni mezz'ora a trasportare migliaia di turisti su un'isola dove le auto sono interdette.
E' pomeriggio, e i battelli sono stracolmi al ritorno, ma vuoti all'andata! Certo il tragitto (breve) costa caro: 8 euro a persona più 15 per la bici! Scopriremo, sempre dopo, che forse sarebbe stato più conveniente noleggiarla sull'isola ( 10 euro/giorno).
Dopo un assaggio delle viuzze del porto, giungiamo sull'unica spiaggia riparata e un po' sabbiosa. Non siamo ancora passati in albergo, ma decidiamo di goderci le ultime ore di sole. Coraggiosamente, azzardo il mio primo tuffo nelle gelide acque della Manica, rigeneranti! Risaliamo fino il centro dell'isola (5/6 km di lunghezza) dov'è l'albergo (caro, rispetto a ciò che offre, ma siamo a Brehat!). Doccia, cena e passeggiata sotto la luna piena sino alla chiesetta si S.Michel.