Giro del Salento (n. 48)
Lecce, Gallipoli, Otranto, Lecce
periodo del viaggio |
durata (giorni) |
da |
a |
km |
|
Racconto
Sveglia alle 7,30 con partenza prevista per le 8,30; ci aspetta una percorrenza più lunga (60 km coast to coast: dallo Ionio all’Adriatico) e con qualche dislivello. Riusciamo a partire solo per le 9; un po’ per il ritardo “naturale” di un gruppo numeroso, un po’ per scattare qualche foto che un fotografo ci chiede per un servizio sul cicloturismo; non facciamo i preziosi e accettiamo senza tentennamenti di posare davanti al castello di Gallipoli.
Ancora una giornata di sole e di piena estate. L’umore del gruppo è buono. Usciti da Gallipoli percorreremo stradine di campagna seguendo, come sempre, la traccia GPS fornitaci da Salento Bici tour; inizia a far caldo. Dopo pochi km attraversiamo Alezio e cerchiamo una fontanella per l’acqua. Non trovandola fermo un anziano signore che sta per entrare in un giornalaio per chiedergli dove sia possibile rifornirsi d’acqua; ci pensa un momento poi va verso la sua auto dicendo si seguirlo; il gruppo si mette subito in corteo; il gentile signore ci accompagna al Comune di Alezio e ci fa entrare nel bagni che stanno all’ingresso dove è possibile prendere acqua fresca. Ringraziandolo chiedo se lavora in comune (che sia il Sindaco? Mi chiedo); mi risponde che è un normale cittadino di Alezio e in quanto tale può disporre del pubblico palazzo. Rinfrescati e con una buona scorta d’acqua ripartiamo. Arrivati al paese successivo, Tuglie, (circa 12 km dalla partenza) propongo una breve sosta nella piazzetta avanti la chiesa per riposare membra e lato B, per approfittare – chi vuole – della presenza di bar e pasticceria. Ripartiamo superando alcune salite per riprendere a pedalare nelle vie di campagna con muretti a secco che delimitano distese di uliveti. Fa caldo ma un caldo buono, secco; i ragazzi e le ragazze pedalano quasi tutti spogliati (ma protetti da crema solare) con una buona allegria. Rebecca anima l’andare con l’impianto audio caricato nel portapacchi della bici e comandato da smartphone via bluetooth; il genere musicale non è certo armonico e soft ma molto ritmato, ovvero musiche da discoteca. La prof.ssa chiede “Una vita in vacanza” che Rebecca ritrova senza difficoltà nella sua play list; nel ritornello si aggiunge un coro live che non conosce bene il testo salvo il passaggio che, relativamente alla vita in vacanza, recita “nessuno che rompe i cog..ni”.
Poco dopo le 12 siamo a Cutrofiano (quasi metà strada della tappa odierna). Passando avanti ad un alimentari propongo di fare spesa pranzo; poi ci trasferiamo nelle panchine ombreggiate avanti la chiesa per consumare il pasto e fare una sosta di almeno un’ora. Al pranzo seguirà un caffè salentino (ci sta piacendo sempre di più). Verso le 14 ci rimettiamo in viaggio dopo aver fatto rifornimento d’acqua nella fontanella che sta dietro la chiesa. Qui conosciamo Lucio, un ciclista locale, grande conoscitore di strade e del Salento; vuole accompagnarci ad Otranto e così si aggrega al gruppo. Sarà un’ottima fonte di informazione sia sulle strade che sulle cose che vediamo. Passiamo per Melpignano, vicino alla zona che ospita il Festival della Taranta. Visto calura e sete, Lucio ci accompagna ad un distributore di acqua fresca, liscia e gassata; con pochi centesimi gustiamo la bevanda e facciamo il pieno delle nostre borracce. Si riparte. Ancora una breve tappa nella piazza di Bagnolo del Salento e poi ripartiamo per gli ultimi km. Il percorso è sempre bello e vario. Certi tratti coincidono con la via Francigena della Puglia. Cominciamo a sentire la vicinanza del mare dall’aria che diventa più fresca. Con una discesa finale giungiamo a Otranto poco dopo le 17. Ma invece di andare in hotel optiamo all’unanimità per il mare. Dal lungomare Kennedy c’è uno scivolo che ci permette di arrivare con le bici in spiaggia. Ci cambiamo coprendoci con gli asciugamani e chi non ha il costume scenderà in spiaggia e farà il bagno con la biancheria intima. L’acqua è bella, trasparente e pulita, fresca ma non fredda. Dopo il bagno andiamo in hotel. Lascio libero il resto del pomeriggio per docce, riposo o visita di Otranto. Alle 20,30 andiamo a cena in pizzeria dove solo in pochi riusciranno a terminare le enormi pizze! Dopo cena una passeggiata per Otranto in notturna raggiungendo la parte alta del castello da cui si dominano mare e porticciolo. Si sta molto bene. Alcune chiacchiere per poi rientrare in hotel.
Relive 'Attività'