La ciclabile dei Tauri (Taurenradweg) (n. 1)
Da Kaprun a Passau via Salisburgo
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Racconto
Domenica 18 agosto 2002 la giornata inizia con l’abbondante colazione offerta dalla pensione; dopo che Gianni e Maria hanno ascoltato i consigli della signora su ciò che potremo visitare lungo la strada, si parte; una breve tappa in un mulino ad acqua e poi ci si dirige al castello di Werfen. Visiteremo il castello in una sosta di 4 ore. In effetti, oltre la bellezza del posto resa ancora più godibile dalla bella giornata di sole, nel castello c’è molto da vedere: visita guidata (in italiano), breve simpatico spettacolo sui combattimenti con spada (effettuati in modo ironico), ma, soprattutto, dimostrazione di falconieri con volo di falco, nibbio, aquila e avvoltoio!
Verso le ore 16 si riparte: il tratto che percorreremo è su una strada dove c’è un certo traffico, soprattutto di rumorose motociclette; cosa che non ci fa apprezzare la bella gola che attraversiamo; oltretutto, prima di Golling, incontriamo una lunga salita che mette a dura prova anche i più forti! Per cui, arrivati a Golling, ci si concede una sosta con gelato e torta per tutti…o quasi! In realtà Gianni e Paolo rimangono vicino alle bici a bere una birra e, soprattutto, a programmare il resto della serata; in effetti avremmo potuto dormire a Golling cercando camere ma ad Hallein (fra 12 km) c’è un ostello e con disponibilità di posti, come sapremo telefonando dal bar…quindi prenotiamo senza consultare il resto del gruppo. Maria non gradirà questa decisione presa “a soli” anche perché i ragazzi erano stanchi e avevamo detto che la giornata “di pedale” sarebbe finita lì! Partiamo, comunque, e dopo circa un km, dal cielo, che si era fatto molto nuvoloso, comincia a cadere qualche goccia di pioggia! Breve tappa con consultazione referendaria: cosa fare? continuare o cercare affittacamere? per alzata di mano vince il gruppo del continuare (15 favorevoli e un astenuto); in effetti il rischio di pioggia, per il gruppo di giovani, più che una preoccupazione è uno stimolo per continuare rischiando il bagno (quel pizzico d’avventura…). Si procede dunque, ma con una certa tensione: sentiamo tuoni di un temporale in arrivo molto minaccioso, Giulia è un po’ in crisi e la sua bici qualche volta “perde” la catena, Maria ci toglie la parola (a me e Gianni); fortunatamente (la buona stella della sig.ra Nicolussi?) arriviamo ad Hallein, troviamo riparo e comincia a piovere; cessata la pioggia raggiungiamo l’ostello nei pressi del quale c’è una piscina con parco d’acqua; per cui, come ricompensa per la “tirata” Gianni propone, per il pomeriggio successivo “Tutti in piscina” (con conseguente ovazione dei giovani). Si va a cena in una trattoria, dove facciamo due chiacchiere con una persona che parla italiano, o meglio che, forse per effetto di una notevole quantità di birra precedentemente bevuta, pensa di saper parlare italiano (e di saper suonare il trombone!); una buona zuppa per tutti e via alle docce ed al riposo!