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Sarajevo 2022 (n. 57)

Ancona, Spalato, Gradac, Dubrovnik, Zavala, Caplinja, Boraco Jezero, Umoljani, Sarajevo


inserito da
paolo di Castelplanio (AN)
nazione
Italia, Croazia, Bosnia

periodo del viaggio
dall’8 agosto al 19 agosto 2022

durata (giorni)
10


da
Gradak

a
Dubrovnik

km
113


10-08-2022 (2)



Racconto
Dislivello 1350 m
L’appuntamento è alle 8 nel lungomare di Gradac dove ognuno ha fatto colazione liberamente. Il tratto odierno è molto lungo e conviene partire per tempo!
La traccia GPS ci porta presto fuori della strada trafficata e attraversiamo punti panoramici sui laghi interni e piccoli borghi. Poi per un tratto riprendiamo una strada trafficata; facciamo una sosta dove sono presenti molte bancarelle di fruttivendoli per rinfrescarci con un po’ di frutta. Ripartiamo lasciando la strada di traffico ed il tracciato ci fa attraversare un’area naturalistica molto bella. Ma la sorpresa arriva al km 29: la traccia lascia l’asfalto e per oltre 3 km si segue una strada bianca sconnessa con forti pendenze a salire e a scendere. È molto bella e panoramica ma i più, che non hanno confidenza con fondo stradale sconnesso, preferiscono procedere a piedi spingendo le bici sia in salita e portandole in discesa. Quindi verso le ore 12 abbiamo percorso appena 32 km! Siamo assetati ma fortunatamente una signora alla quale chiediamo di poter bere l’acqua del tubo con cui innaffia, ci porta invece bottiglie di acqua fresca prese nel frigo.
Rita A. è caduta nel tratto sconnesso ed ha battuto il ginocchio. Le fa male ma non ha altra scelta che quella di continuare.
Arrivati a Krenena la traccia ci suggerisce una deviazione per una strada bianca. Il gruppo non se la sente di affrontarla con il rischio di percorrerla ancora a piedi; scelgo dunque di seguire l’asfalto e salire fino a Raba per riprendere la trafficata strada statale; fatta una lunga discesa la direzione principale indica il nuovo ponte costruito per evitare ai croati di attraversare per due volte la dogana della Bosnia che, più avanti, per qualche km si affaccia al mare. Noi ovviamente non seguiamo il ponte.
Arrivati a Klek (43 km dalla partenza) vista la stanchezza del gruppo decidiamo di scendere in spiaggia e fare sosta pranzo rifocillandoci con un bel bagno e comprando qualcosa da mangiare nei bar.
Ripartiamo presto; ci restano ancora molti km alla meta. Superiamo una ripida salita per riprendere la strada principale. Qualche km più avanti entreremo in Bosnia per uscirne qualche km dopo.
Continuiamo a pedalare nella strada statale costiera che offre un bellissimo panorama sul mare ma è molto trafficata da auto, camion e pullman oltretutto molto insofferenti verso i ciclisti. Ad un distributore con bar mi fermo per comprare qualcosa di fresco.
A Stano (82 km) la traccia mi fa lasciare la statale per scendere nel paese lungomare; nella piazzetta troviamo una fontanella. Rita trova una farmacia per curare il ginocchio indolenzito. Alcuni ne approfittano per un veloce bagno al mare.
Verso le 19 finalmente superiamo il ponte che entra a Dubrovnik. Ma le fatiche non finiscono.
Avevo prenotato su Booking l’ostello Pupo Rooms. Ci si accede di fronte al porto turistico, dove attraccano enormi navi da crociera; il problema è che l’ingresso dell’ostello si raggiunge solo a piedi superando una scalinata di circa 150 gradini! Ovviamente non ospitano le bici. Adriano riesce a trovare un gentilissimo signore che ci apre il suo giardino e parte del garage per ospitare le bici fino al mattino successivo; siamo positivamente colpiti da tanta ospitalità; ma, sistemate le bici e scaricati i bagagli, si affaccia dal terrazzo la moglie, donna acida e rude, dicendo che il tutto ci costerà 250 euro! Proviamo a trattare offrendo 170 euro (10 euro a bici, sempre tanto) ma nulla! È tanta la stanchezza che qualcuno vorrebbe cedere e accettare di pagare; ma i più non sono d’accordo. Fortunatamente ci viene in soccorso la ragazza dell’ostello; ci dice che sua zia ha un ristorante-pizzeria a pochi metri da lì e, se ci ceneremo, ci offrirà un garage nel quale mettere gratuitamente le bici. Benissimo! Oltretutto non avevamo un ristorante prenotato. Quindi trasportiamo le bici nel garage e ci mangiamo delle buone pizze pagando un prezzo onesto.
Dopo cena, malgrado la stanchezza, in un gruppetto decidiamo di andare a visitare la parte antica della città che si trova a qualche km. Abbiamo ovviamente le luci ma rischiamo diverse volte di essere investiti da tassisti e automobilisti nervosi e insofferenti verso i ciclisti. Riusciamo comunque a fare una passeggiata dentro le mura della affollatissima città vecchia e verso le 22,30 decidiamo di rientrare. La giornata è stata sufficientemente lunga e faticosa!