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Ferrara - Padova: un viaggio 'di classe' (n. 16)

Ferrara - Rovigo - Monselice - Arquà Petrarca - Padova


inserito da
paolo di Castelplanio (AN)
nazione
Italia

periodo del viaggio
dal 28 aprile al 30 aprile 2010

durata (giorni)
2


da
Rovigo

a
Padova

km
75


29-04-2010 (2)



Racconto
Oggi ci aspetta un tratto piuttosto lungo e entro le 12 dovremmo essere ad Arquà Petrarca (45 km); dunque sveglia alle 7, colazione alle 8 ma solo dopo aver preparato le bici per la partenza; golosa colazione con cornetti caldi e crostata, ed alle 8.30 siamo pronti per partire.
Percorriamo solo un breve tratto della trafficata circonvallazione di Rovigo per riprendere il percorso (traccia gps) in direzione Padova; seguiamo un tratto di bella ciclabile, solo in parte segnalata nella traccia gps (che invece ci fa fare una brutta deviazione). Fuori della città il percorso si svolge su strade secondarie, fiancheggiando spesso canali; pedaliamo anche vicino al fiume Adige ma senza salire sull’argine; attraversiamo l’Adige e percorriamo un tratto lungo un bel canale, profondo e con tanto verde; verso le 11,30 una breve sosta al bar per bere qualcosa di fresco (e per mangiare…questi ragazzi hanno sempre fame…) e si riparte. Ancora strade secondarie per evitare la trafficata strada statale; varie soste per aspettare la coda che anche oggi si perde attardandosi alla vista di un recinto con qualche daino. Verso le 12,30 siamo a Monselice e ci restano ancora 5 km per Arquà Petrarca, dove è previsto l’incontro con la classe 4A dell'ITI F.Severi di Padova. Propongo dunque una sosta in un Despar per procurarsi dei panini per il pranzo; poi si riparte e finalmente, verso le 13,30, superato un breve tratto di salita finale, arriviamo alla piazzetta del paese dove è presente la tomba del Petrarca. Troviamo il gruppo di padovani e condividiamo con loro pranzo e relax.
Verso le 15 un piccolo gruppo della classe di Jesi (11 ragazzi + insegnanti) visita la casa del Petrarca (i padovani, arrivati presto, l’avevano visitata prima di pranzo).
Alle 15,30, dopo una foto di gruppo scattata nella piazzetta della chiesa, ripartiamo tutti alla volta di Padova: il gruppo è decisamente numeroso, i padovani, vuoi per la “prestanza fisica”, vuoi che sono più abituati alla bici, vuoi che sono più freschi e meno carichi di bagagli, pedalano energicamente, con buon passo ed un’esuberanza a momenti difficile da contenere. Raggiunto il lungo canale il gruppo si stabilizza e procede compatto e spedito.
Alle 17, 30 entriamo a Padova; attraversato qualche km in mezzo al traffico entriamo finalmente a Prato della Valle; l’ingresso mi emoziona: siamo arrivati, 115 km in bici percorsi in allegria e senza problemi, la bellezza della piazza, i colori evidenziati dalla bellissima giornata di sole! Insomma tutto al “Top”. I primi approcci fra i due gruppi classi sono inizialmente freddi e difficili; invece, prima di lasciarci, alcuni ragazzi del gruppo Padova propone di raggiungerci al ristorante e passare alcuni momenti con i compagni jesini.
L’accoglienza dei padovani è comunque eccellente; grazie anche alla disponibilità ed alla cortesia dei loro proff. accompagnatori (fra cui la mia amica Maria): regaleranno ad ogni alunno-insegnante del gruppo di Jesi anche degli opuscoli turistici di Padova ed una cartina della città. Un grazie anche al mio amico Enzo Z. che prende addirittura un giorno di ferie per vivere con noi questa bella giornata di bici regalandoci inoltre belle foto!
Verso le 18 ci trasferiamo all’ostello di Padova*. La componente maschile manifesta euforia ed eccitazione alla vista di una comitiva di ragazze austriache anch’esse in gita scolastica con camere adiacenti alle nostre e, sembra, particolarmente desiderose di fare amicizia!
Alle 20,30 ci trasferiamo al Break, self-service al centro di Padova. Poi due passi per le vive piazze della città (sembra effettivamente una sera d’estate) e alle 23, 30 si ritorna in ostello (ora limite di rientro imposta dal gestore).
Stanchezza e sonno sembrano scomparsi. C’è un clima euforico che preoccupa un poco noi accompagnatori; la presenza delle austriache, che girano per i corridoi in accappatoio, genera un clima di eccitazione difficilmente contenibile nei ragazzi; infatti, poco dopo, saranno tutti in camera delle pulzelle cercando di intavolare una conversazione in lingua inglese che sembra non andare oltre al “I am Carmine”, … Fortunatamente poco dopo interviene l’energica insegnante-accompagnatrice delle bimbe che, rivolgendosi con molta decisione ai nostri “uomini”, con il "dolce" accento tedesco, dice: “Andate fuori!”, facendo dunque svanire ogni timida illusione di “contatti ravvicinati”.
A partire dalle 1 finalmente la stanchezza prende il sopravvento, e scende, lentamente, il giusto silenzio!

* Ostello gioventù - 4 camere con 6 letti ciascuna
Telefono: 049.8752219
Sito internet: http://www.ostellopadova.it/ - e-mail: ostellopadova@ctgveneto.it. € 19 a persona pernottamento (con lenzuola comprese) + prima colazione

30 aprile 2010: il rientro

Fatta la colazione in Ostello, carichiamo le bici per trasferirci al palazzo del Bo, sede storica dell’università di Padova. Annalisa, amica padovana, si offre gentilmente di sorvegliare le nostre bici durante la visita visto l’elevato rischio del furto bici a Padova!
La visita è guidata da una signora che decisamente non riesce ad interessare i ragazzi né gli insegnanti, esponendo senza entusiasmo una sequenza di date, nozioni, riferimenti, nomi che oltre a non lasciare traccia nelle nostre menti in alcuni momenti rischia di farci appisolare! Il “conoscere” ed il “saper comunicare” sono due abilità diverse e la nostra costosa guida (€ 65 per 40 minuti!) sicuramente non possedeva la seconda! La struttura però merita, soprattutto il teatro di anatomia e l’aula magna.
Alle 9, 45 lasciamo liberi i ragazzi di girare per le belle piazze del centro di Padova, città che piacerà loro molto!
Alle 11 ci trasferiamo in stazione per il trasferimento in treno+bici a Ferrara; qui abbiamo un problema; l’agenzia di Jesi, dove abbiamo acquistato i biglietti, non ci aveva parlato di una necessaria prenotazione per i gruppi numerosi di bici (vedi modulo per prenotazione): ogni treno per il trasporto bici ne può portare al massimo 8! Solo con il gentile intervento di una signora del personale di stazione dell’FS riusciamo a salire in due treni: un primo gruppo di 11 bici partirà alle 11,25 ed i restanti 10 alle 12,32; ci ritroveremo poi a Ferrara.
A Ferrara destiniamo alcune ore al passeggio-relax-shopping-mangiare e alle 17,32 treno per Bologna: da qui saliamo su un affollatissimo Bologna Ancona: cambio a Falconara ed arrivo alle 22, puntualmente, alla stazione di Jesi, dove ci accolgono alcuni familiari dei ragazzi: “Tutto bene?” ci chiedono “Benissimo” rispondiamo all’unanimità.