Borgogna (Francia): da Macon a Montbard (n. 20)
Macon – Cormatin – Chalon sur Saone – Bearne – Dojon – Pouilly en Auxois - Montbard
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km |
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Racconto
Paolo
La prima tappa non è particolarmente impegnativa; un piccolo gruppo (Gianni, Maria e Patrizia), che vorrebbe partecipare alla preghiera comunitaria di Taizé, parte prima (verso le 8.15). Gli altri verso le 9.00; giornata con clima variabile. Usciamo dal centro di Macon guidati dalla traccia GPS preparata a casa; in periferia troviamo subito l’indicazione per la Voie verte. Presa la ciclabile ne apprezziamo subito lo stato e la segnaletica; la verde campagna circostante rende il procedere piacevole. Questo tratto di ciclabile è stato realizzato sul tracciato di una vecchia ferrovia; lungo il cammino si incontreranno anche alcune vecchie stazioni ferroviarie. Superato qualche breve saliscendi, dopo circa 15 km arriviamo al Tunnel du Bois Clair; si tratta di una galleria lunga 1,6 km non illuminata (l’illuminazione c’è ma è spenta). Fortunatamente alcuni di noi hanno la luce e lentamente (è molto buia e fredda), riusciamo ad attraversarla. Solo Simona si deconcentra e striscia con la mano sulla parete causandosi alcune escoriazioni. Incontriamo in galleria anche ciclisti (locali) che la attraversano senza faro ma solo puntando al puntino bianco dell’uscita e che usano la voce per farsi sentire. Leggiamo che la galleria è chiusa dal 15/10 al 31/03 e si può scavalcare con un itinerario alternativo.
Verso le 11,30 siamo al centro di Cluny; ci concediamo una breve sosta di 30 minuti per visitare l’Abbazia (chi vuole) o il centro della città. Chi visiterà l’Abbazia resterà piuttosto deluso; si pagano 7 euro per vedere ben poco di ciò che resta della vecchia struttura. Ripartiamo alla volta di Taizé dove Paolo ed Eliana, che stanno in comunità da qualche giorno, hanno prenotato il pranzo. Arriviamo verso la 13,15, superando la salita finale sotto una pioggerella leggera, non fastidiosa. Paolo ed Eliana ci mostrano la comunità, in particolare la chiesa che con i suoi locali comunicanti che può ospitare migliaia di persone (in quel giorno ne erano presenti 4000) e poi ci mettiamo in coda per il pasto; consumiamo il cous cous con frutto e dolcetto, breve pausa relax, una danza con la musica cantata da noi e ripartiamo alla volta di Cormatin.
La breve sosta prevista a Cormatin si prolunga in quanto alcuni scelgono di visitare il castello; la scelta risulterà soddisfacente; la visita all’interno del castello è guidata da una ragazza cordiale che parla francese lentamente per permetterci di capire e dura circa un’ora; poi giriamo in libertà per il bel parco con labirinto di aiuole, giardini fioriti tenuti in ottimo stato e orto botanico.
Verso le 17,30 ripartiamo alla volta di Malay; dobbiamo fare una piccola deviazione rispetto alla ciclabile per raggiungere l’Hotel*, periferico, che sta lungo la strada principale. Appena arrivati inizia a piovere seriamente! Siamo abbastanza fortunati; l’unico inconveniente è che questo era l’unico hotel con piscina (all’aperto, naturalmente) ma non riusciremo ad utilizzarla. Dopo cena alcuni si dedicano al Burraco, altri alle chiacchiere e sarà qui che Fabrizio farà la sua prima esibizione musicale con la cornamusa che si è trasporterà per tutto il viaggio!
* Hotel La place - Malay (4 km da Cormatin)
http://www.hoteldelaplace.com
(prezzo ½ pensione circa € 53; in questa zona non ho trovato alternative per il nostro numeroso gruppo)