Montenegro, Bosnia Erzegovina e Croazia 2012 (n. 23)
Montenegro, Bosnia Erzegovina e Croazia
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Racconto
E' lunedì 6 agosto quando ci svegliamo, torniamo al Kangaroo per la colazione e ripartiamo. Decidiamo di saltare Tivat ed il traghetto che evita il fiordo preferendo percorrerlo perché pare meriti. Ci dirigiamo verso Kotor, cittadina con un notevole centro storico e “capoluogo del “fiordo di Cattaro.
Per raggiungerla però dobbiamo percorrere una galleria di circa 1700 mt, scarsamente illuminata e con notevole traffico veloce, anche di camion. Entriamo accendendo i fari delle nostre bici ma, complice anche il notevole e rimbombante rumore dei ventilatori della galleria, molti di noi decidono di percorrerla a piedi sul cordolo di cemento al bordo della galleria. Non e' stato bello percorrerla a piedi, ma la sicurezza ha il suo prezzo!
All'uscita eccoci a Kotor che visitiamo (ci sono delle belle chiese rinascimentali e barocche) e la notevole cinta muraria che circonda la città e sale sino alla cima della montagna) e dove ci riforniamo di cibo, nel mercatino locale, per l'imminente pranzo. Decidiamo di uscire dalla cittadina e di fermarci in una spiaggetta sul fiordo.
La fame ci fa propendere per la prima piazzola che troviamo, affollata e con un bel po' di rifiuti, ma avremmo fatto molto meglio a fare ancora 5 km per trovare invece angoli incantevoli, scoperti purtroppo solo dopo. Mai avere fretta! Comunque si mangia e si fa un bagno ristoratore e rinfrescante.
Riprendiamo i nostri destrieri metallici e continuiamo a circumnavigare il fiordo passando per Perast bellissimo gioiello barocco sul fiordo di fronte a due isolette tra cui Sveti Djordie (San Giorgio) con una chiesina dove don Marco decide che trasferirà prossimamente la sede della sua parrocchia... povero parroco!
Decidiamo chi di noi si candida per il posto di sacrestano, disposto a "sacrificarsi" per vivere tranquillo sull'isoletta e riscuotere l'obolo dei turisti che vorranno attraccare!
Percorriamo tutto il fiordo ed arriviamo all'ultimo paese prima del confine tra Montenegro e Croazia, Herceg Novi dove pare che tutte le camere siano occupate o che solo per una notte sia impossibile trovare alloggio.
Ma la provvidenza, aiutata dal Pasta che la nota piacevolmente, si palesa sottoforma di una bionda montenegrina che gestisce un'agenzia turistica.
Ha un passato in Italia e ci prende in simpatia, dicendosi disposta ad ospitarci in casa sua se non fossimo stati così in tanti. Alcuni di noi si sarebbero anche "sacrificati" volentieri, ma il gruppo non può sfaldarsi.
Ci consiglia allora un albergo appena fuori dalla cittadina, in zona cimitero, nuovo e dotato anche di appartamenti. In effetti, troviamo disponibilità e per 26 € a testa concordiamo la mezza pensione. Gli appartamenti sono belli, nuovi, con condizionatore e TV, la cena a buffet ottima ed abbondante, come pure la colazione il mattino seguente.