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Montenegro, Bosnia Erzegovina e Croazia 2012 (n. 23)

Montenegro, Bosnia Erzegovina e Croazia


inserito da
marco di bergamo (BG)
nazione
Montenegro, Bosnia Erzegovina e Croazia

periodo del viaggio
dal 05 agosto al 15 agosto 2012

durata (giorni)
10


da
Neum

a
Medjugorie

km
70


09-08-2012 (5)


* * *

Racconto
La mattina seguente, giovedì 9 agosto, ripartiamo, destinazione Medjugorie.

Ripassiamo brevemente in Croazia e, dopo aver lasciato la costa, rientriamo in Bosnia Erzegovina.



Entrati nella valle della Neretva sulla strada per Mostar, raggiungiamo Capljina, formando un "trenino" con Michele ed Antonio che ci permetterà di viaggiare a circa 35 km/h per un lungo tratto ed infliggere agli inseguitori un notevole distacco.

Il programma originale prevedeva di raggiungere Mostar, a circa una trentina di km da qui, ma le variazioni delle tappe dovute al ritardo iniziale dello sbarco, ci costringono a deviare a sinistra saltando la città dello Stari Grad (il vecchio ponte distrutto dalla guerra e recentemente ricostruito) e raggiungere la città della Signora della Pace.

Da Capljina la strada sale sotto un caldo torrido, e stavolta e' Michele, che si aggiudicherà la maglia di miglior giovane ed il secondo posto in classifica generale, che mi rimane incollato sino alla meta mostrando notevoli doti di scalatore.

L'ultimo tratto di circa 3 km lo percorriamo su uno sterrato sede di un sentiero per i pellegrini che ci fa raggiungere la chiesa di Medjugorie da dietro rispetto al fronte principale, attraversando campi arsi dal fuoco e dalla siccità e vigneti ancora acerbi e con uno sguardo diverso sulla meta.



Di fronte alla chiesa, come da abitudine dal cammino di Santiago, "ombra i agua" ci ristorano dalla fatica della salita. Non entriamo subito nel santuario, attendiamo i nostri compagni che via via ci raggiungono.



Il terzo posto di tappa se lo aggiudica Antonio, che poi in classifica finale terminerà al quarto posto, superato dal "miglior vecchio", lui, il buon Pasta.
E' la seconda volta che mi reco a Medjugorie, anche questa volta la zona della chiesa, ricca di negozietti di articoli pseudo religiosi, di gente vociante, di pullman, di commercio del credere, mi lascia alquanto estraneo.

Troviamo facilmente una casa privata che ha a disposizione due belle e nuove camere. C'e' relativamente poca gente rispetto alla volta precedente, sempre in agosto, due anni fa, quando non si trovava una camera libera. Che la crisi economica si tramuti anche in crisi spirituale? Eppure in questi anni di difficoltà economiche in tanti tornano a chiedere un aiuto al cielo. Solitamente ci si ricorda di Lui (ed in questo caso di Sua Madre) nei momenti di fatica, quasi mai per ringraziarLo in quelli di gioia.

Dopocena proseguiamo nella visita, e come due anni orsono, rivivo il momento più significativo della visita. Attendiamo il calare della sera e ci portiamo al Podboro, la collina delle apparizioni.

E' una collina cosparsa di rocce sporgenti e taglienti sulla quale ci sono, a distanza di una trentina di mt dall'altra, le stazioni del rosario. La saliamo, al buio, declamando una decina a testa. Quando recito la mia la sensazione che provo e' intensa.

Medito ogni parola dell'Ave Maria, ne peso il significato, il pensiero si ricollega ad ogni frase ad un aspetto della mia vita. Ogni Ave e' diversa dall'altra, ognuna profonda.

Arriviamo alla zona della prima apparizione. La statua della Mamma del cielo ci attende, debolmente illuminata. Ognuno prega in silenzio, ognuno medita sulla propria vita, ognuno, immagino, chiede a Lei consiglio. Noto che anche Roby e Pasta, i meno spirituali del gruppo, avvertono un sentimento di raccoglimento profondo.



Mi ritrovo inginocchiato a terra senza accorgemene. Per alcuni minuti mi passano nella mente le priorità della mia vita, le mie figlie, il lavoro, mio padre, l'Amore ancora ricercato, la mia vita.

Una preghiera la faccio al mio angelo, che da lassù, ormai da 24 anni, segue ogni istante del mio vivere.