Ciclovia Alpe Adria Radweg (n. 32)
Salisburgo – Bischofshofen - Bad Gastein – Spittal an. d. Drau - Villach - Tarvisio – Venzone – Udine - Grado
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Racconto
Dopo la consueta ricca colazione, ci prepariamo per partire alle 8,30; la giornata è fresca ma presenta un timido sole. Verso le 10,30 facciamo una breve tappa a Schwarzach im Pongau per bisogni vari (riposo, seconda colazione, bar, toilette, acquisti vari,…); i previsti 20 minuti si trasformeranno i quasi un’ora! Ripartiamo seguendo la ciclabile che presenta bei saliscendi nella campagna austriaca. Lasciata la ciclabile dei Tauri attraversiamo alcune gallerie; una è lunga 1,5 km ed è condivisa con le auto: o meglio, in un lato della galleria è ricavata una pista cliclabile: si viaggia dunque in sicurezza ma con il rumore delle auto; altre sono costruite appositamente per la ciclabile. Verso le 13 attraversiamo Bad Hofgastein. Approfittando di vari backerei konditorei decidiamo per una sosta pranzo per ripartire alle 14. Appena pronti per la partenza Elisabetta dice di aver sentito la musica di una banda. Seguendo le note troviamo un tendone nel quale si sta svolgendo un’allegra festa mangereccia (arrosti vari) con musica della banda; purtroppo avevamo appena pranzato ma, sentendo la musica, accantoniamo vergogna e dignità per iniziare a ballare fra i tavoli colmi di persone che stanno mangiando e, soprattutto, bevendo. Contrariamente a quanto temevo, ovvero che ci cacciassero, veniamo accolti con applausi e il direttore di banda ci suona dei pezzi ballabili e, in nostro onore, la marcia trionfale dell’Aida di Giuseppe Verdi; è che noi continuiamo a ballare anche quest’ultima come fosse un valzer lento ed immagino che il celebre autore si girasse nella tomba. Anche uno degli organizzatori si unisce al nostro gruppo guidando un trenino fra le affollate tavolate. Addirittura Silvia ballerà con il direttore d’orchestra e Rita con il sindaco! Dopo il terzo brano decidiamo di togliere il disturbo e veniamo salutati con grandi cerimonie e l’invito di tornare il prossimo anno, invito che noi, ovviamente, accetteremo.
Nel frattempo il cielo si fa sempre più cupo e minaccioso. A pochi KM dall’arrivo inizia a piovere seriamente. Coperti di mantelle percorriamo la salita che conduce a Bad Gastein; sotto una pioggia torrenziale raggiungiamo il ponte sulla poderosa cascata che attraversa la cittadina. E’ qui che ci fermiamo per ricompattare il gruppo; alcuni erano rimasti indietro, altri quasi persi ma, grazie a telefonini e fortuna ci ritroviamo al completo. La cascata è impressionante per la sua portata e potenza e fa un rumore assordante. Qualche foto e continuiamo a salire per raggiungere l’ostello* posizionato vicino la stazione ferroviaria.
Qui avevo prenotato la stanza da 26 letti: siamo in 25 ed è tutta per noi. La prima cosa che facciamo sarà legare varie corde fra i vari letti a castello per stendere l’abbigliamento bagnato (mantelle e non solo…). Entrando in camera, dopo qualche ora, l’odore di umido misto muffa è notevole ma poco dopo l’olfatto si abitua. Dopo cena alcuni scelgono di fare una passeggiata – visto che ha smesso di piovere – mentre alti si fermano in ostello per giocare a carte.
Euro Youth hotel
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